
L’Esercito torna in soccorso degli ospedali dell’Asst. Dopo l’esplosione di un doppio focolaio nei reparti di Medicina, chiuso per sanificazione, e Cardio-Pneumologia di Lodi, che ha contagiato 83 persone, tutte asintomatiche, di cui 33 pazienti e ben 50 operatori sanitari (20 medici e 30 infermieri, i più a Lodi, alcuni casi anche a Codogno), è stato necessario ricorrere, come già durante la prima fase della pandemia, al personale militare. Già da ieri sono entrati in servizio 2 medici e 2 infermieri. La situazione è in continuo divenire ma ieri l’Asst confermava già, entro lunedì, l’arrivo, di 5 medici e 5 infermieri militari, con l’ipotesi che possano salire a 16, 8 per ciascuna categoria. I 50 operatori contagiati sono in quarantena a casa. Venerdì si è tenuto l’audit interno dell’Asst: è stato deciso di aumentare i livelli di protezione per i pochi medici e infermieri non contagiati dei due reparti di Lodi: lavoreranno con maschere e camici come nei reparti Covid.
L.D.B.