PAOLA ROBERTA ARENSI
Cronaca

Scoperta in elicottero immensa discarica abusiva vicina al Po: sequestrati 31.000 metri quadrati di terreno

L’area individuata con gli elicotteri. Il blitz è stato eseguito dai finanzieri della compagnia di Casalpusterlengo: “Capannoni e numerosi veicoli, tra cui motrici di camion, escavatori, rottami ed attrezzi in metallo”

La guardia di finanza ha ispezionato i terreni via terra e via cielo

La guardia di finanza ha ispezionato i terreni via terra e via cielo

Caselle Landi (Lodi), 14 ottobre 2024 – Ispezioni via cielo della guardia di finanza, scoperti 31.000 metri quadrati di terreno “utilizzati come discarica abusiva”. Il blitz è stato messo a segno dalla guardia di finanza del comando provinciale di Lodi e precisamente dalla compagnia di Casalpusterlengo, competente per il Basso Lodigiano. L’attività investigativa è partita da alcune segnalazioni.

Si è quindi pensato di ispezionare i paesi interessati con diversi sorvoli aerei, con il supporto degli elicotteri del reparto operativo aeronavale di Como, sezione Varese, e della seconda squadra unità navali Cremona e successivi accertamenti in loco. Hanno partecipato anche addetti dell’Agenzia regionale per l’ambiente-dipartimento di Lodi.

I finanzieri hanno così individuato quattro aree, di circa 31.000 metri quadrati complessivi, site in aperta pianura, a ridosso del bacino del fiume Po e del Parco Adda Sud, che stipavano cumuli di mezzi e arnesi da smaltire. Sono terreni che si trovano precisamente nei comuni di Caselle Landi, Santo Stefano Lodigiano e Cornovecchio e che, per gli inquirenti, “venivano utilizzati come deposito non autorizzato ed incontrollato di rifiuti metallici”.

Tutto il terreno è risultato essere di proprietà di tre uomini appartenenti al medesimo nucleo familiare, in uso ad una ditta individuale, riconducibile ad un parente degli interessati. Sono stati scoperti capannoni e numerosi veicoli,tra cui motrici di camion, escavatori, rottami ed attrezzi agricoli in metallo, in parte ricoperti dalla vegetazione, abbandonati nelle aree e privi di cautele adeguate per evitare lo sversamento di olii e liquidi nel terreno. Le fiamme gialle, inoltre, fanno sapere che: "Le coperture dei capannoni in fibrocemento, nonché diversi cumuli dello stesso materiale individuato, saranno oggetto di riscontro tecnico, per accertare l’indice di degrado dell’amianto eventualmente presente”.

Il bilancio dei provvedimenti è stato quindi pesante: la finanza ha eseguito il sequestro probatorio delle quattro aree, denunciando alla Procura della Repubblica di Lodi, a piede libero, i proprietari dei terreni e il titolare dell’impresa individuale, in concorso. L’accusa è di aver violato più parti del Testo Unico Ambientale. Continua quindi l’impegno della guardia di finanza nelle attività di prevenzione e contrasto degli illeciti in materia ambientale.