LUCA RAIMONDI COMINESI
Cronaca

Elettrodotto nella Bassa, si tratta: "Non si consumi terreno agricolo"

Iniziato il confronto tra gli enti locali e la società Terna. Le conclusioni arriveranno a novembre. Gli enti locali propongono che la stazione di riconversione sia collocata all’ex Palladio o all’ex Gulf.

Ha preso il via nel tardo pomeriggio di giovedì il confronto tra la società Terna-Elettrica Nazionale e i comuni della bassa lodigiana coinvolti dal passaggio dell’elettrodotto Milano-Montalto di Castro. I tralicci dovrebbero attraversare i territori di Fombio, San Fiorano, San Rocco al Porto, Santo Stefano Lodigiano, Guardamiglio e Somaglia. Alla consultazione pubblica, svolta in videoconferenza, hanno partecipato i rappresentanti di questi enti locali e della Provincia di Lodi. In modo particolare i comuni della bassa hanno contestato il posizionamento previsto per la nuova stazione di riconversione della corrente. Terna aveva inizialmente ipotizzato due collocazioni, entrambe nei dintorni delle campagne di Fombio. Si dovranno però valutare due ulteriori alternative, condivise dai paesi coinvolti e dalla Provincia di Lodi: l’ex conceria Palladio a Somaglia o l’ex Gulf di Bertonico, aree dismesse da tempo che potrebbero trovare una nuova vita dopo un’eventuale riqualificazione. La stazione prevista dai progetti permetterà la conversione della corrente, da continua ad alternata, ed il suo smistamento nella rete già esistente. Si prevede che possa occupare circa 30 ettari. Il nuovo elettrodotto che unirà Milano con Montalto di Castro (nel nord del Lazio) permetterà di trasmettere la corrente ad alta tensione (525 kV- chilovolt) lungo un tracciato di circa 500 chilometri. I nuovi tralicci andranno a sostituire quelli già esistenti e manterranno verosimilmente le medesime dimensioni, differiranno solamente sulla quantità di fasci in rete continua, che verranno dimezzati.

Il presidente della Provincia di Lodi, Fabrizio Santantonio, ha dato la sua disponibilità per procedere nelle interlocuzioni con la società elettrica e ha sottolineato come l’ipotesi "di sfruttare i 25 ettari della ex conceria Palladio sia quella preferita dagli enti locali". "Si tratta infatti di un’area per la quale era già stato previsto un recupero ambientale – ha ribadito –. Tale opzione permetterebbe di tutelare aree agricole. La Provincia è a disposizione per impegnarsi nel superamento dei vincoli ambientali cui sarebbe sottoposto il nuovo impianto". Terna ha evidenziato l’importanza delle proposte emerse durante la consultazione pubblica (tra cui quella di rinominare la dorsale "Lodi-Montalto di Castro", in quanto il “capolinea“ sarebbe proprio nella Bassa) e ha anche garantito che proseguiranno gli incontri con le amministrazioni pubbliche locali. Gli esiti delle consultazioni saranno comunicati dalla società a novembre.