PAOLA ARENSI
Cronaca

Forti mal di testa, Asst Lodi risolve il problema con un intervento in day hospital: come funziona

Si chiama blocco del ganglio sfenopalatino ed è una procedura mini-invasiva innovativa praticata attualmente solo in pochi centri di riferimento in Italia

L'equipe che esegue gli interventi per l'emicrania

Lodi – L’emicrania si cura a Lodi con una nuova tecnica disponibile nell’Azienda socio-sanitaria territoriale. Si chiama blocco del ganglio sfenopalatino ed è una procedura mini-invasiva innovativa praticata attualmente solo in pochi centri di riferimento in Italia. “Da alcuni mesi è stata introdotta anche dalla radiologia interventistica, andando ad ampliare le possibilità terapeutiche per i pazienti affetti da dolore cronico e invalidante, provocato dalle forme più severe di cefalea - chiarisce una nota -. La Struttura continua inoltre nel suo percorso di crescita offrendo un supporto trasversale a tutte le specialità cliniche e garantendo, dallo scorso luglio, un servizio di pronta disponibilità attivo 24 ore su 24. Si opera spesso d’urgenza con un effetto “salvavita” per i pazienti.

Alla guida di questo servizio c’è Maurizio Papa, che fa capo all’Unità Operativa Complessa di Radiologia diretta dalla dottoressa Paola Scagnelli. I pazienti in cura presso il nostro Centro Cefalee, seguiti dalla dottoressa Simona Iurlaro dell’Unità di Neurologia, diretta dal dottor Vincenzo Belcastro, vengono indirizzati alla radiologia interventistica nei casi in cui le terapie farmacologiche sono inefficaci o intollerate tanto da impedire una vita normale a chi soffre di episodi particolarmente gravi di emicrania, una patologia cronica molto diffusa e che colpisce in prevalenza le donne.

“Tramite un sottilissimo catetere (ha circa le dimensioni di un tampone nasale), inserito nella narice, si raggiunge in profondità la parte posteriore della cavità nasale, andando ad anestetizzare direttamente il ganglio sfenopalatino, cioè la struttura nervosa responsabile della trasmissione del dolore durante gli attacchi di emicrania- dettagliano in ospedale-. Il fastidio è davvero minimo per il paziente, paragonabile alla sensazione di un tampone nasale spinto un po’ più in profondità – spiega il dottor Maurizio Papa -. Durante la procedura, che dura all’incirca 15/20 minuti, si fa avanzare un piccolo e morbido catetere lungo il naso, orientandone la posizione attraverso i raggi X e andando a rilasciare un anestetico (in genere si utilizza la lidocaina) nel ganglio che si trova nel recesso sfenopalatino: la procedura blocca il dolore agendo sulla sua trasmissione nervosa. Si tratta di una terapia innovativa, minimamente invasiva, il cui effetto permane per circa 6 mesi e che quindi generalmente può essere ripetuto, all’occorrenza, un paio di volte l’anno”. E non è necessario il ricovero ma il trattamento si esegue in day hospital e dopo poche ore la persona può riprendere le sue attività regolari.

Si sono già sottoposti al trattamento 7 pazienti e radiologia interventistica si appresta a chiudere il 2023 con oltre 600 procedure totali contro le 531 effettuate nel 2022: tra queste si segnalano circa 200 biopsie complesse. Dallo scorso luglio, inoltre, con l'upgrade dell'Asst di Lodi a CTZ (Centro Traumatologico Zonale) è stato attivato il servizio di pronta disponibilità 24 ore su 24, grazie all’impegno di tutti i componenti dell’Unità di Radiologia e all’ingresso di due nuovi giovani specialisti: il dottor Antonio Francioso, in arrivo da Ancona, uno dei migliori centri in Italia per la Radiologia Interventistica, e il dottor Antonio Arrichiello, di rientro da un anno di fellowship al National Institute of Health (NIH) di Washington.

“Tutte queste novità sono il frutto di un grande lavoro di squadra e dell’impegno di tutte le figure professionali che compongono l’Unità di Radiologia, dai tecnici ai medici, la cui collaborazione è indispensabile e preziosa. Sono possibili anche grazie alla sinergia con gli altri specialisti aziendali che collaborano per la messa a punto di una strategia terapeutica più ampia e a una gestione completa del paziente, garantendogli supporto durante l’intero percorso clinico” osserva la dottoressa Paola Scagnelli, direttore del Dipartimento dei Servizi dell’ASST di Lodi. “Sono molto soddisfatto per la crescita delle attività della radiologia interventistica, che rientra in un più ampio piano di sviluppo di tutto il quartiere interventistico” conclude il direttore generale, Salvatore Gioia.