LAURA DE BENEDETTI
Cronaca

Lodi, trasloco e una migliore offerta: ecco l’Emporio della solidarietà

Da gennaio sarà operativo nella nuova sede aperta sei giorni la settimana e le famiglie più bisognose avranno a disposizione anche il fresco: frutta, verdura, latticini e piatti pronti

Paolo Landi e Fulvio Pandini

Lodi - ​«Qui ogni impresa è possibile", è lo slogan sugli indumenti indossati dai volontari del primo “Emporio solidale“ inaugurato sabato a Lodi e che sarà attivo come “supermercato“ per i bisognosi da gennaio, ultimato il trasloco dall’attuale Centro di Raccolta Solidale (Crs), di cui è il naturale sviluppo. Ora il Crs al quartiere Fanfani, nato nel 2014, aperto 3 giorni a settimana, distribuisce borse alimentari a 900 famiglie. Il nuovo “Emporio solidale“ di via Togliatti 18, in zona Albarola, invece, anche se sarà principalmente rivolto alle famiglie di Lodi e circondario, con l’aggiunta di quelle che oggi si rivolgono alle parrocchie, sarà aperto da lunedì a sabato per 3 ore al giorno. Inoltre, a differenza degli empori già esistenti a Casalpusterlengo e San Colombano, avrà non solo prodotti a lunga conservazione ma anche il fresco, da verdura a frutta, da latticini a piatti pronti.

Per questo c’è bisogno di raddoppiare i 40 volontari esistenti: chi è interessato può contattare lo 0371 417053 o il 340 8139330. L’“Emporio solidale“ di Lodi, nella più ampia Fondazione Casa della comunità, oltre ad uffici e magazzino, è caratterizzato da un supermercato dove le persone in stato di necessità, ricevuta una tessera a punti da Caritas e Servizi sociali comunali, potranno fare la spesa, scegliendo ciò che più piace ma stando attente a non superare il ‘tetto’.

«Il contributo di Assolombarda (era presente Fulvio Pandini, presidente della sede di Lodi) si è rivelato fondamentale in questo biennio, grazie alla donazione, lo scorso anno, di shopper bag biodegradabili e di stoffa da regalare a chi si recherà all’Emporio per la spesa e quest’anno del kit di abbigliamento per dipendenti e volontari della Fondazione affinché siano subito riconoscibili - ha detto Paolo Landi, presidente della Fondazione Casa della Comunità, nata nel 2019 per strutturare al meglio i progetti rivolti ai bisognosi e la crescita del Crs -. A questo si è aggiunto un contributo carburante per spese di viaggio dei furgoni che quotidianamente recuperano le eccedenze di cibo".