"La rimodulazione delle corse degli autobus e pullman metterà ancora più in crisi pendolari, traffico e inquinamento". Stefano Lazzarini della Fials Confsal Lodi scrive all’Agenzia per il trasporto pubblico locale di Lodi e al ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Il sindacalista si riferisce alla rimodulazione presentata giovedì in Provincia al presidente Fabrizio Santantonio e a quaranta sindaci, coordinati dal consigliere provinciale Daniele Saltarelli e al rappresentante dell’Agenzia per il trasporto pubblico lodigiano Luca Tosi. Per Star Mobility c’era l’ad Valentina Astori con il direttore Lucio Pizzardi.
"Entro fine mese – spiega Lazzarini – si deciderà se accettare un’improbabile rimodulazione che avrebbe l’obiettivo di migliorare una situazione disastrosa. Da ottobre si contano 150 corse soppresse. La novità prevede 37 corse tagliate, non meglio precisate, con una riduzione di 200mila chilometri percorsi, pari al 3% del servizio. I pendolari, costretti a studiare e a lavorare altrove, subiscono un disagio enorme pur pagando gli abbonamenti. Sono penalizzati sia che utilizzino pullman sia treni, viste le continue soppressioni e i ritardi".
Star Mobility lamenta la carenza cronica di autisti, come ovunque, e il blocco sindacale degli straordinari. Ma Lazzarini non ci sta: "L’articolo 16 della Costituzione sancisce la libertà di circolazione e l’articolo 120 vieta alle Regioni di adottare provvedimenti che possano ostacolare la mobilità o limitare l’esercizio del diritto al lavoro".
P.A.