PAOLA ARENSI
Cronaca

Esplosione con l’acetilene. Colpo al postamat a segno

Boato nel cuore della notte a San Colombano, ufficio danneggiato. Bottino di almeno 50mila euro. Visti tre uomini fuggire a bordo di un’auto.

Esplosione con l’acetilene. Colpo al postamat a segno

I soliti ignoti fanno esplodere il Postamat e distruggono l’ufficio di Poste italiane, poi la fuga in auto con un ricco bottino. Il colpo è andato a segno alle 4 della notte tra venerdì e ieri ai danni dell’ufficio di Poste italiane di San Colombano al Lambro. Ad agire, probabilmente, sono stati professionisti. La posta si trova in via Monti, pieno centro storico, una strada stretta, a senso unico, di fronte al municipio e alla biblioteca e soprattutto tra le case più centrali del paese. L’utilizzo dell’acetilene, per provocare la deflagrazione, aprire la cassaforte e portare via i contanti, ha provocato un boato fortissimo. E il colpo ha immediatamente svegliato i residenti della zona centrale del paese che, allarmati per l’accaduto, hanno chiamato i carabinieri.

Sono stati quindi visti tre uomini fuggire a bordo di una vettura e da quel momento è iniziata l’indagine dei militari del posto per assicurarli alla giustizia. L’esplosione iniziale ha provocato un principio d’incendio e distrutto le vetrine dell’esercizio pubblico. I militari hanno quindi avuto bisogno dell’ausilio dei vigili del fuoco, intervenuti con un’autopompa, dal distaccamento dei volontari di Sant’Angelo Lodigiano, per accedere. L’area è stata quindi messa in sicurezza, in attesa del ripristino degli ambienti, iniziato poco più tardi e affidato a una ditta specializzata. In seguito all’esplosione si è sprigionato anche molto fumo, eliminato solo più tardi. Il bottino è in via di quantificazione, ma dalle prime stime sarebbe di oltre 50mila euro. Per via delle condizioni della vetrina, del Postamat e dei locali, finiti tutti a soqquadro e danneggiati, l’ufficio postale ieri è rimasto chiuso perché era impossibile entrarci e far accedere la clientela. I danni erano troppo importanti. La notizia è presto circolata, tra lo sconcerto generale. E l’utenza è stata indirizzata negli altri uffici postali del circondario. Con qualche disagio, trattandosi di sabato mattina, uno dei giorni di maggior affluenza dei banini al servizio.