MARIO BORRA
Cronaca

Esuberi General Ricambi. Volontari e cassa. Ecco il piano anticrisi

Il sindacato Fi.Si promette battaglia: pronti alla mobilitazione permanente. Dopo il tavolo allargato di fine luglio, il prefetto convoca un summit a due voci.

Il sindacalista Gianfranco Bignamini: «Con una buonuscita sostanziosa un’altra decina disposta a lasciare»

Il sindacalista Gianfranco Bignamini: «Con una buonuscita sostanziosa un’altra decina disposta a lasciare»

Si cerca di “alleggerire” il peso del piano choc degli esuberi alla General Ricambi, la ditta castiglionese specializzata in ricambi per auto, finita nel gorgo della crisi dopo l’annnuncio choc di 50 licenziamenti su 95 dipendenti. Dopo la comunicazione di fine giugno che avrebbero proceduto a un’operazione di affitto di ramo d’azienda (in pratica il ramo commerciale e ricerca e sviluppo sono finiti nelle mani di Ecode srl) a fine giugno, era poi arrivata la mannaia degli esuberi per i quali la ditta si è poi resa disponibile ad applicare, se il ministerò vorrà, un anno di cassaintegrazione straordinaria rinnovabile per un altro anno. In pratica, il sindacato Fi.Si, uno dei rappresentativi all’interno dello stabilimento, dapprima ribadisce di voler impugnare l’atto relativo all’affitto del ramo d’azienda e successivamente ad alzare il livello della battaglia organizzando per fine mese un presidio fisso all’esterno della ditta con tanto di tenda collocata vicino all’ingresso.

"A fine mese ci sarà un ulteriore incontro tra le parti anche per capire se sarà possibile l’applicazione dell’anno di cassa", spiega il sindacalista Gianfranco Bignamini. Alcuni lavoratori hanno già scelto di andarsene riuscendo probabilmente a trovare un altro posto di lavoro.

"Se ci fosse una buonuscita sostanziosa sarebbero disponibili a lasciare il posto anche altre figure, forse anche una decina", spiega Bignamini, il quale teme che poi alla fine le figure in esubero possano essere di più di cinquanta. "Intanto l’azienda si sta mettendo a pari con il pagamento degli stipendi arretrati e questo è positivo". La crisi per la General Ricambi è scoppiata a causa del cambio verso il settore elettrico che ha trovato di fatto l’azienda impreparata; ora la nuova società, a cui è passato il ramo d’azienda, svilupperà proprio questo settore specifico ed occuperà circa 25 addetti soprattutto del magazzino oltre ai 19 che già sono stati assorbiti dalla nuova ditta. I sindacati stanno cercando di capire anche il numero di coloro a cui potrebbero essere applicato lo “scivolo“ della pensione dopo un paio di ipotetici due anni di cassa e due di naspi.

Intanto dopo l’incontro in Prefettura avvenuto a fine luglio con il tavolo allargato a tutti gli attori, il prefetto ha convocato i vertici dell’azienda per un summit a due voci.