
Lino Girometta amministratore unico della società Brainwave in un momento del sopralluogo di ieri mattina nell’ex caserma di viale Belloni
Sopralluogo ieri mattina nell’ex caserma dei carabinieri di viale Belloni la cui destinazione prossima futura è trasformarsi, sulle ceneri dell’esistente, in una nuova palazzina residenziale ad impatto zero: è la società Brainwave, di cui fanno parte i due soci Ellegi Engineering srl ed Enenso di Casalpusterlengo, che realizzerà il progetto, un "piano di rigenerazione urbana a tutti gli effetti", spiegano i promotori dell’iniziativa immobiliare. Lo stabile è chiuso da parecchi anni, adattato nel corso del tempo a diverse funzioni dopo la dismissione da caserma avvenuta attorno al 1990: ci sono stati appartamenti e uffici al piano terra, poi chiusi una quindicina di anni fa. Di proprietà della Provincia di Lodi, era stato poi venduto all’Aler la quale non ha mai concretizzato l’iniziale intendimento di far sorgere abitazioni a canone sociale. Negli anni, l’azienda regionale aveva pensato di riconvertire la struttura a studentato o a Rsa ma il piano non è andato a buon fine e l’anno corso ha pensato di dismettere la proprietà. Per 131 mila e 500mila euro la struttura, ormai degradata, è passata nelle mani quindi del privato che ora ha già pronto un piano per riqualificare finalmente la zona. "Saranno 14 appartamenti, quattro per piano più due attici al quarto – anticipa l’ingegner Lino Girometta, piacentino, amministratore unico della srl che ha acquisito l’immobile, con un legame molto forte con Codogno dove è stato direttore generale della multiservizi Asm nella seconda metà degli anni Novanta, docente di costruzioni, meccanica e topografia all’Itas Tosi –. Una soluzione che offrirà al cliente un appartamento con il suo box e il giardino privato. Non si tratta di un investimento speculativo, ma un ‘idea di abitare molto precisa, con un’offerta in un contesto prestigioso, a due passi dal centro storico e dai principali servizi, in primis le scuole".
Inoltre l’area verrà riqualificata interamente con l’obbligo da parte del privato, come verrà inserito in convenzione, della riqualificazione del marciapiede antistante, la creazione di una pista ciclabile sul lato di via Tondini e la ristrutturazione della parte comunale (tettoia e rampe) del sottopasso pedonale di viale Borsa. "Noi siamo sostanzialmente pronti – spiega Girometta – attendiamo i passaggi amministrativi del Comune, tra approvazione in Giunta e Consiglio. Con il permesso di costruire in mano, inizieremo a prima fase dell’opera abbattendo lo stabile fatiscente e cominciando con le fasi di scavo. Per poter vedere in piedi la nuova costruzione, da quel momento, ci vorranno circa quindici mesi".