Per chi non è avvezzo all’uso della tecnologia, in biblioteca a Codogno è stato avviato il Punto di facilitazione digitale. L’iniziativa nasce in collaborazione con Cesvip Lombardia – sede di Lodi e l’associazione “Il Castello Errante“. "Grazie al servizio di assistenza e formazione gratuita, i cittadini potranno imparare a diventare più autonomi e consapevoli nell’uso di Internet e delle tecnologie digitali, personalizzando il servizio in base alle proprie esigenze" spiegano in Comune. L’amministrazione comunale di Francesco Passerini e oggi con l’assessore alla Cultura Silvia Salamina e il presidente Francesco Dionigi, ha sempre puntato sulla digitalizzazione dei servizi nella sala di lettura. L’ente locale, ad esempio, anni fa, è stato il primo ad attivare lo Spid, codice unico di accesso oggi fondamentale per tutte le pratiche on line. E d’ora in poi gli utenti della biblioteca potranno imparare ad utilizzare i servizi bibliotecari on-line: leggere quotidiani dal computer o dal telefono, leggere libri sull’app, comodamente, senza doverli portare a casa, utilizzare gli audiolibri e molto altro.
A dicembre il facilitatore sarà disposizione in biblioteca il giorno 5 dalle 14.15 alle 17; il 12 dalle 14.15 alle 17; il 19 dalle 14.15 alle 17. Si potrà chiedere aiuto gratuitamente e scoprire le diverse opportunità messe in campo dalla biblioteca. Nell’ultimo anno il servizio è cresciuto molto. La biblioteca è nata nell’Ottocento, ma ha sempre seguito l’evolversi del tempo. Nel 1880, quando l’avvocato Luigi Ricca, ultimo rampollo di una famiglia benestante, alla sua morte, legò con un testamento, tutti i suoi averi (fabbricati, suppellettili e ben 5mila volumi tra cui spiccava una raccolta di musiche, sia manoscritte che a stampa, per chitarra e strumenti vari), al Municipio di Codogno. Dopo tentennamenti e valutazioni, il lascito fu accettato e nel 1893 le nuove opere si fusero coi volumi della biblioteca “popolare“ e nacque così, dal 1898, la “Civica Popolare - Luigi Ricca“. P.A.