
Il titolare Stefano Briganti
Santo Stefano (Lodi), 5 maggio 2020 - Non si arrende alla crisi da Coronavirus e inventa la consegna di cibo "quasi cotto" sottovuoto: "Il cliente partecipa alla parte finale della cottura seguendo miei tutorial". Si chiama “Chi vuol essere lo Zio Matto?“ l’ultima iniziativa dello chef imprenditore Stefano Briganti, 40 anni, la cui compagna è titolare del ristorante Lo Zio matto di Santo Stefano. "Ho avuto la fortuna, essendo fermo, di poter pensare e trovare un canale di vendita diverso – spiega -. Anche se sono amareggiato per i tanti imprenditori tagliati invece dal mercato".
Funziona l’intuizione, avuta con due collaboratori, di consegnare al domicilio cibo sottovuoto, già parzialmente cotto, coinvolgendo i clienti nella parte finale della preparazione. "Un progetto, questo, in cui vedo il futuro e che non abbandonerò al termine delle restrizioni" precisa. Un mese prima dell’emergenza sanitaria l’imprenditore aveva appena aperto anche un ristorante di sushi a Cremona. "Poi è uscito il problema in Cina. E nel giro di una settimana, a Cremona, così ci siamo trovati vuoti. Infine siamo stati di nuovo sfortunati perché è risuccesso nel Basso Lodigiano". Ma è nata l’idea vincente "che mi risulti, la prima in Italia" ribadisce.
"Noi mettiamo le materie prime, ma solo grazie alla fantasia del cliente, che sceglie da un ricco menù e pensa all’ultima parte della cottura, salvandone la qualità che perderebbe con la sola consegna a domicilio, il piatto prende vita. Con il pack dello Zio matto e i suoi tutorial diventi chef per un giorno. Usando solo il forno o una pentola di acqua bollente, cioè senza sporcare nulla. Non è il classico asporto, prassi che va poco nel ristorante". La Consegna è possibile nel Basso Lodigiano e Piacenza e limitrofi.
Si va dai primi al dolce. "Siamo partiti da 15 giorni, i numeri sono cresciuti - conclude-. Ricordo i primi tempi del lockdown, con un lavoro da impostare da capo e la bambina nel seggiolone che girava con noi in auto a consegnare hamburger e pizze perché non avevo nessuno cui affidarla. Per fortuna adesso stiamo meglio e almeno il sushi del ristorante cremonese si vende da solo, basta consegnarlo". Le ricette proposte a Santo Stefano cambiano ogni giorno: porro alla brace con salsa al Romesco, maiale iberico con picada e pera matta, maiale iberico con picada e pera matta, scampo al burro d’Armagnac, scampo al burro d’Armagnac etc. Le si trova sulla pagina facebook del ristorante. © RIPRODUZIONE RISERVATA