
Il caso del licenziamento collettivo dei 24 operai metalmeccanici della Koenig & Bauer Flexotecnica di Tavazzano con Villavesco assume rilevanza...
Il caso del licenziamento collettivo dei 24 operai metalmeccanici della Koenig & Bauer Flexotecnica di Tavazzano con Villavesco assume rilevanza nazionale, proprio all’indomani della consegna delle prime cinque lettere di licenziamento. Martedì, erano infatti stati accompagnati alla porta cinque dipendenti, due stampatori e tre addetti al reparto servizi commerciali. Gli operai, che si erano rifiutati di firmare il loro licenziamento, ieri si sono visti consegnare per posta le raccomandate. "Non ci hanno dato una risposta nel giro di un anno di trattativa – sottolinea Paolo Carelli (nella foto), Rsu - e, in meno di 24 ore, hanno risolto il problema consegnando le lettere. Sono tutti lavoratori con famiglia, e questo fa ancora più male". La riduzione del personale è diventata irrevocabile dopo l’ennesimo mancato accordo tra le parti sociali in sede regionale. La Fiom Cgil ha dato massima disponibilità per impugnare i licenziamenti difronte al giudice del lavoro. Dei 24 esuberi, solo due avevano scelto di presentare spontaneamente le dimissioni, mentre in tre erano riusciti a raggiungere la pensione. Ora altri dipendenti potrebbero vedersi licenziati da un momento all’altro con effetto immediato. Nel frattempo, per il caso della Flexotecnica, i deputati Lorenzo Guerini (del Pd) e Valentina Barzotti (del M5s) hanno presentato mercoledì un’interrogazione in Commissione Lavoro alla Camera dei Deputati. "Durante la discussione dell’interrogazione non abbiamo ricevuto nessuna proposta concreta dal Governo – fanno sapere i deputati -. Un comportamento insoddisfacente che non può lasciare indifferenti". Sarà richiesta nei prossimi giorni l’apertura di un tavolo al ministero del Lavoro, "al fine di aprire un confronto tra istituzioni, azienda e rappresentanze sindacali". L.R.C.