PAOLA ARENSI
Cronaca

Un parco solare grande come 5 campi da calcio a Triulza? No bipartisan a Codogno

Dopo l'assemblea pubblica dell’8 gennaio scorso, dall’amministrazione comunale annuncia una raccolta firme da portare in consiglio comunale

La partecipata assemblea al circolo Arci contro il parco solare fotovoltaico a Triulza

La partecipata assemblea al circolo Arci contro il parco solare fotovoltaico a Triulza

Codogno (Lodi), 13 gennaio 2025 – Nuova mossa della politica di Codogno per bloccare il paventato parco solare fotovoltaico LO05 SUD alla frazione Triulza. Dopo la partecipata assemblea pubblica dell’8 gennaio 2025, organizzata al circolo Arci, dall’amministrazione comunale, con l’appoggio delle altri parti politiche, arriva la mozione bipartisan che darà il via a una raccolta firme da portare, infine, in consiglio comunale.

La partecipata assemblea al circolo Arci contro il parco solare fotovoltaico a Triulza
La partecipata assemblea al circolo Arci contro il parco solare fotovoltaico a Triulza

La questione è la richiesta, pervenuta al Comune il 23 dicembre, da parte di una società, per la realizzazione di un impianto fotovoltaico su “150 mila metri quadrati, l’equivalente di 25 campi da calcio, di un terreno indicato come “Ambiti agricoli di interesse strategico a elevata caratterizzazione produttiva", cita la mozione.

Il documento ricorda che il progetto “modificherà drasticamente il paesaggio della frazione, comunità rurale tipica, sulla quale insistono pianificazioni di sviluppo territoriale che pongono al centro la valorizzazione di questo comparto basato sull’attrattività turistica, incentrato sulla tutela dell’ambiente e delle biodiversità presenti, – e ancora - Gli interventi di connessione di quasi 3 chilometri, per collegare il “Parco fotovoltaico”, che dovrebbero attraversare interamente il centro abitato di Triulza, pongono importanti problematiche riguardo la loro esecuzione. Sia per le caratteristiche geometriche dell’infrastruttura, che per l’estensione dell’intervento e anche per la presenza di fondamentali sotto servizi (fognature, cavidotti, impianti elettrici, fibra ottica etc.)” insiste il testo.

Per i politici "la progettualità presentata non persegue l'obiettivo di una transizione ecologica nel rispetto dell’ambiente esistente e del supporto energetico territoriale, anzi allarma la massiccia presenza di coperture di pannelli su terreni agricoli posizionati, oltretutto, nelle immediate vicinanze dell’abitato.

Infine le biodiversità subirebbero un drastico cambiamento e la sentenza della Corte di Cassazione (Civile sezione 5) numero 6840/2024 del 14 marzo 2024 equipara, ai fini delle imposte di registro, ipotecarie e catastali, i parchi fotovoltaici a beni immobili”.

Così si impegna il sindaco Francesco Passerini e la giunta a "mettere in atto azioni a tutela della salute, vivibilità e salubrità dell’intero territorio comunale, a sottolineare l’esigenza di una regolamentazione in materia di fotovoltaico a terra, che tuteli la vocazione agricola dei territori e che congiuntamente possa raggiungere gli obiettivi, fissati a livello continentale, per lo sviluppo di energie rinnovabili, a trasmettere la mozione approvata alla Provincia di Lodi, a Regione Lombardia al Governo italiano ed ai Comuni della provincia di Lodi”.