Lodi, 7 febbraio 2020 - Sono indagati i cinque operai intervenuti l'altra notte sullo svincolo in corrispondenza de quale si è verificato il deragliamento del treno Frecciarossa, costato la vita ai macchinisti Giuseppe Cicciù e Mario Di Cuonzo. Già ieri gli inquirenti avevano indicato come possibile causa dell'incidente un "errore umano", consistito nell'avere lasciato uno scambio 'aperto'. L'iscrizione nel registro da parte della procura di Lodi - che indaga per omicidio colposo plurimo, disastro colposo e lesioni colpose - è atto dovuto in vista dell'esecuzione di una serie di accertamenti irripetibili, in particolare sui binari, ai quali, a titolo di garanzia, dovranno partecipare anche avvocati e consulenti degli indagati. Dai 5 dipendenti di Rfi, intorno alle 4 del mattino, era partito un fonogramma col 'via libera' finito alla Direzione territoriale di Bologna, responsabile su quel tratto dell'alta velocità. Sentiti dagli investigatori, i 4 operai e il capo-squadra avevano negato di avere commesso l'errore.
Oggi gli uomini della polizia Scientifica arrivati da Roma hanno dato il via ai rilievi sui binari della tratta a pochi chilometri da Lodi. Rilievi sono svolti anche dal Nucleo operativo incidenti ferroviari, in merito alle prime carrozze, quelle che hanno riportato i danni maggiori perché più vicine alla motrice. Sempre stamani è cominciata inoltre l'acquisizione dei dati dai sistemi di registrazione che regolano la circolazione ferroviaria e l'analisi delle scatole nere. Stando a quanto emerso non sono presenti telecamere che possano avere registrato la scena del deragliamento, fornendo quindi indicazioni utili alla procura. Da quanto trapela dagli addetti ai lavori ci vorranno giorni, se non alcune settimane, per ripristinare la linea dell'alta velocità.
Strage evitata perché prima classe in testa
A evitare che l'incidente provocasse un numero maggiore di vittime, sarebbe stata stata la circostanza che in testa al convoglio ci fosse la prima classe, che, di solito, è più vuota delle altre, tenuto anche conto che a quell'ora del mattino i passeggeri erano in generale pochi. "Se la carrozza numero 8 fosse stata in testa, sarebbe stata una strage", ragiona un investigatore. Le carrozze vuote della prima classe "sono state trascinate per circa 400 metri tra le pietre".