Lodi, 14 febbraio 2020 - Un allarme per gli scambi difettosi e un indagato in più, l’ad di Alstom Ferroviaria, Michele Viale. Accelera l’indagine sull’incidente di Lodi. La procedura di safety alert, ovvero degli “avvertimenti per la sicurezza“, è scattata mercoledì poco dopo le 20. Al termine degli accertamenti sul luogo del disastro ferroviario, la procura di Lodi ha subito informato Rfi e l’Agenzia nazionale per la sicurezza delle ferrovie segnalando che tra le cause del deragliamento alle 5.35 del 6 febbraio del Frecciarossa 9595 Milano-Salerno ci sarebbe "un difetto interno all’attuatore dello scambio", un’inversione di polarità elettrica proprio sul deviatoio numero 5, il “punto zero“ della tragedia costata la vita ai due macchinisti Giuseppe Cicciù e Mario Dicuonzo e il ferimento di 31 persone. Proprio per questo viene indagato anche l’amministratore della società che lo ha venduto, Alstom Ferrovie, e che ha prodotto una parte fondamentale del congegno. "Essendoci un’indagine in corso non possiamo commentare", le parole dell’azienda.
IL DOCUMENTO DELL'AGENZIA NAZIONALE PER LA SICUREZZA
Il possibile guasto che ha fatto scattare controlli serrati su tutte le linee ferroviarie italiane ed europee dove è installato quel dispositivo . Questi i primi esiti degli accertamenti effettuati tra Livraga e Ospedaletto Lodigiano nell’inchiesta gestita dal procuratore di Lodi Domenico Chiaro e dal sostituto Giulia Aragno, insieme agli uomini della Polfer, al Nucleo operativo incidenti ferroviari e ai consulenti Roberto Lucani e Fabrizio D’Errico (entrambi si sono già occupati del disastro di Pioltello). Al momento , ma la lista alla luce di quanto emerso ieri potrebbe allungarsi, restano indagati per disastro ferroviario, omicidio colposo e lesioni, i cinque operai della squadra di manutenzione di Rfi che hanno sostituito proprio l’attuatore del deviatoio numero 5, oltre a Rfi.
"L’alert è una decisione che abbiamo preso per eccesso di scrupolo, ma che servirà a intensificare i controlli per la sicurezza di tutti", ha sottolineato il procuratore di Lodi Domenico Chiaro spiegando l’avvio dell’alert. "Non è detto che si tratti solo di pezzi difettosi - ha aggiunto Chiaro -. Serviranno ulteriori verifiche e dobbiamo approfondire per capire meglio. Lo scambio in questione è ancora sotto sequestro e gli accertamenti irripetibili verranno fatti nei prossimi giorni. Siamo in un momento delicato dell’inchiesta".