MARIO BORRA
Cronaca

Frecciarossa deragliato a Lodi, rito abbreviato a 3 imputati. Filt-Cgil sarà parte civile

Non luogo a procedere per un 60enne. Soddisfazione del sindacato: riconoscimento importante del nostro ruolo

Frecciarossa deragliato a Livraga, nel Lodigiano (Ansa)

Lodi, 25 gennaio 2023 - Disco verde per il rito abbreviato a carico di due operai di Rfi che, all’alba del 6 febbraio del 2020, erano di turno nel momento in cui il Frecciarossa 1000, proveniente da Milano e diretto a Salerno è deragliato all’altezza di Livraga mentre stava percorrendo la tratta a 300 chilometri orari. Giudizio alternativo anche per un terzo addetto che aveva il compito di occuparsi della loro formazione ed aggiornamento. In quel maledetto giorno il bilancio fu tragico: perirono i due macchinisti, Giuseppe Cicciù, 51 anni di Cologno Monzese e Mario Dicuonzo, 59 anni, di Pioltello (moglie e figlio ieri erano in aula) e rimasero ferite una decina di persone tra viaggiatori e personale di bordo.

Ieri mattina, il Gup del Tribunale di Lodi, nella terza udienza preliminare in camera di consiglio, ha accolto la richiesta di giudizio alternativo per i tre indagati che fanno parte dei 14 rinviati a giudizio nell’aprile dello scorso anno. La discussione è prevista per il 13 marzo prossimo e, in quella sede, per due dei tre lavoratori è stata ammessa la lettura di una consulenza di parte, sorta di memoria difensiva, che era già stata depositata in fase di indagine. Secondo la tesi difensiva, i due sarebbero andati a controllare la posizione del binario per due volte.

Sotto accusa era infatti finito uno scambio posizionato non correttamente, causato dall’inversione di due fili in uno dei due attuatori: un difetto di costruzione sfuggito ai controlli e alla centrale operativa dopo l’installazione. Ieri inoltre è uscito di scena dal processo, con la sentenza di non luogo a procedere da parte del giudice, un tecnico 60enne della società Alstom Ferroviaria con gravi problemi di salute comprovati ieri mattina dalla perizia letta in aula. Infine, il giudice per l’udienza preliminare di Lodi ha accolto la richiesta di Filt Cgil Lombardia che, per bocca dell’avvocato Ettore Zanoni, aveva chiesto di costituirsi parte civile (non nei confronti degli operai coinvolti, però), avendo dimostrato di essersi occupata attivamente negli anni non solo della tematica della sicurezza sul lavoro, ma anche di quella relativa alla sicurezza della circolazione ferroviaria.

"Si tratta di una decisione importante che riconosce il ruolo del sindacato e stabilisce il diritto dello stesso a partecipare al processo penale volto all’accertamento delle responsabilità per il deragliamento" come ha ribadito con soddisfazione il sindacato in una nota. I difensori degli altri indagati, sostanzialmente i dirigenti, hanno sollevato questioni formali: per uno non sarebbe stato notificato l’avviso di conclusione delle indagini preliminari e quindi renderebbe nulla la richiesta di rinvio a giudizio mentre per tutti i dirigenti, rispetto alla conclusione delle indagini preliminari, il capo di imputazione sarebbe cambiato in virtù di una serie di modifiche e dunque i difensori contestano il fatto che i loro assistiti non hanno potuto difendersi nei termini indicati.