di Carlo D’Elia
"Una preziosa risorsa per la coalizione e che si aggiunge alle altre disponibilità già emerse". Questa la risposta delle liste civiche e del Movimento 5 stelle alla proposta del Partito democratico di candidare a sindaco della città il 24enne Andrea Furegato. Della proposta si è discusso martedì sera. Presente tutta la coalizione di centrosinistra di Lodi che sulla scelta del Pd di proporre come candidato sindaco Furegato ha appena aperto un tavolo di discussione. Un confronto tranquillo, che non ha portato a nessuna decisione. Il nome del 24enne, consigliere comunale dei dem tra i banchi di Palazzo Broletto, laureato alla Cattolica di Milano in Economia delle imprese e e dei mercati, convince, ma non in maniera unanime. Le liste civiche e il Movimento 5 stelle che andranno a comporre il gruppo capitanato dal Pd non hanno ancora sciolto la riserva. Si cercano tutte le piste possibili, il nome giusto per provare a vincere le prossime elezioni comunali che si terranno a maggio o giugno 2022. Per questo serve tempo e ogni discussione è calibrata e senza fretta. Vicino al nome di Andrea Furegato, si potrebbero profilare altri due nominativi, due donne, ma i loro nomi restano top secret almeno per ora. "Le forze di centrosinistra riunitesi ieri sera (martedì per chi legge, ndr) nella sede del Partito Democratico hanno preso atto della proposta di candidatura di Andrea Furegato - spiegano i gruppi che andranno a comporre la coalizione di centrosinistra -. È stato rilevato unanimemente il valore della proposta, che rappresenta una preziosa risorsa per la coalizione e che si aggiunge alle altre disponibilità già emerse; sono inoltre state presentate alcune ipotesi di strategia su cui riflettere. Alla luce di tutto ciò il tavolo, compatto nella necessità assoluta di offrire un’alternativa valida a questa fallimentare Amministrazione, si è preso il tempo necessario per la condivisione tra le varie forze di quanto emerso e si riaggiornerà a breve".
Intanto, il Pd torna alla carica sulla vicenda di Fratelli d’Italia, che nel Lodigiano ha messo alla porta tre esponenti: il responsabile organizzativo provinciale Emanuele Niccolini, il segretario del Circolo di Lodi, Omar Lamparelli, per la loro vicinanza all’associazione Lealtà Azione, e quello del Circolo di Sant’Angelo, Eugenio Carriglio, vicino a CasaPound. I dem chiedono chiarezza al segretario provinciale Giammario Invernizzi. "Invernizzi finge di non capire che la questione non sta nella incompatibilità formale di una “doppia iscrizione“, ma nella impossibilità sostanziale per una forza che si voglia definire democratica", sostengono i dem.