PAOLA ARENSI
Cronaca

Furti con l’abbraccio, individuata

Lodi, a depredare in strada di Rolex e collana d’oro due pensionati era stata una 35enne romena

di Paola Arensi

Due anziani scippati con strappo: accusata una donna senza fissa dimora già in carcere per altri motivi. Svolta nelle indagini della squadra mobile della questura di Lodi, al comando del vice questore Alessandro Battista e sulle tracce della responsabile di due reati a danno di pensionati di Lodi. È stata infatti eseguita una ordinanza di custodia cautelare in carcere a carico di S.D., romena di origine, nata nel 1986 e di fatto senza fissa dimora, accusata di avere compiuto due furti con strappo in danno di persone anziane. La notifica è stata portata all’indagata, già detenuta nella Casa Circondariale femminile di Roma Rebibbia, per altra causa, direttamente in carcere. Il provvedimento è stato emesso dal Tribunale di Lodi dopo l’intenso lavoro della Procura. I reati erano avvenuti a Lodi e l’autore aveva agito con un complice al momento non ancora identificato. Nel primo caso, nella mattinata del 9 dicembre 2020, la prima vittima aveva denunciato che una donna di circa 30 anni, intorno alle 11 in viale Piacenza, l’aveva avvicinata e utilizzando la tecnica detta "dell’abbraccio", l’aveva derubata di un orologio marca Rolex. In seguito gli inquirenti avevano accertato che un identico reato era stato commesso alle 11.40 in via Cavezzali (nella foto), sempre a Lodi, ma ai danni di uomo di 80 anni. In quel caso la donna che aveva agito era riuscita a portare via al malcapitato una catenina in oro.

Da allora la polizia si è messa sulle orme della malintenzionata, ipotizzando si trattasse proprio della stessa persona in entrambi i casi. L’attività investigativa e l’acquisizione dei filmati delle telecamere di alcuni sistemi di videosorveglianza locale, hanno permesso di scoprire l’auto utilizzata dalla ladra, una Peugeot 206 di colore grigio intestata ad un pluripregiudicato residente in provincia di Modena. Vettura che, per la polizia, era di fatto in uso a soggetti dediti a reati predatori simili a quelli commesso a Lodi il 9 dicembre 2020. La somma dei dettagli, unita al positivo riconoscimento da parte di una delle vittime, più l’acquisizione ulteriore dei filmati delle telecamere di una abitazione privata, ha quindi portato all’identificazione di S.D.