Ripresa delle scuole e ripresa delle mense. Un affare milionario per le aziende che si aggiudicano gli appalti partecipando alle gare a suon di ribassi. Non tutto però va per il verso giusto e questa settimana in alcuni paesi si è assistito a colpi di scena che hanno visto protagoniste le società appaltatrici. Alla fine, tutto sembra tornato a posto.
Gara milionaria per sei paesi cremaschi, passati dalla Sodexo alla Italia Chef che ha vinto l’appalto per la gestione del servizio mensa per i prossimi tre anni a Capergnanica, Formigara, Madignano, Ripalta Arpina, Ripalta Cremasca e Trigolo. A condurre la gara unica di affidamento, il Consorzio Informatica Territorio. "Dal punto di vista economico è stato vantaggioso fare una procedura unica su più Comuni anziché singolarmente – commenta il sindaco di Ripalta Cremasca, Aries Bonazza – poiché l’azienda ha potuto fare un’offerta su grandi numeri con un buon margine di sconto". Alla fine saranno forniti pasti per gli studenti e in alcuni paesi anche per gli anziani a un costo compreso tra 3.87 e 4.51 euro, per un totale di un milione e 164mila euro in tre anni.
Cambio in corsa invece a Spino d’Adda per il servizio della mensa comunale (scuole e pasti a domicilio) ma non ci saranno interruzioni né cambierà il prezzo del pasto. La Volpi Pietro di Sant’Angelo Lodigiano, vincitrice della gara d’appalto, lascia e da lunedì al suo posto rientra la Sodexo di Cinisello Balsamo. La Volpi aveva vinto la gara di stretta misura e la Sodexo aveva preannunciato ricorso. La ditta lodigiana non se l’è sentita di fronteggiare le spese del contenzioso in Tribunale e ha preferito lasciare.
"Il costo del pasto – riferisce il sindaco Enzo Galbiati (nella foto) – sarà sempre di 3.8 euro per ciascun ragazzo. La differenza di 0.88 euro a pasto la mette il Comune". L’appalto di Sodexo vale due anni e supera i due milioni.
Pier Giorgio Ruggeri