Lodi, 26 gennaio 2016 - "Siamo responsabili non solo di quello che facciamo ma anche di quello che diciamo. Ciò che proponiamo per la Giornata della Memoria, come Ilsreco - Istituto Lodigiano Storia della Resistenza e Anpi, insieme ad Aned e Comune, è una riflessione sul linguaggio: quello retorico del fascismo, dal 1922, che fece poi da modello, dal 1933, a quello nazista".
Laura Coci, docente e referente Ilsreco, spiega così la serata multimediale in programma domani, mercoledì 27 gennaio, in sala Granata (ore 21), dal titolo 'L'inganno della parola': "Vedremo frammenti di documentari del tempo dell'istituto Luce e, dopo una introduzione mia e di Ivano Mariconti di Aned, passeremo all'attualità, attraverso riflessioni condotte da studenti del Maffeo Vegio sull'uso di parole velenose, ma anche di parole di antidoto". "Ancora oggi, con la diffusione di mezzi di comunicazione, si rischia di cadere nella tossicità delle parole, specie nell'uso politico - ha aggiunto Mariconti -. La parola manipolata, però, può avere un effetto devastante. Abbiamo deciso di parlarne oggi che, a 16 anni dall'istituzione della Giornata della Memoria, si rischia cadere nella retorica, nell'abuso dell'olocausto, con un effetto deleterio sulla modalità di trasmissione della memoria".
La riflessione ha coinvolto studenti di Gandini-Verri, Vegio e San Francesco: "E' stata occasione per renderci consapevoli della nostra responsabilità - ha affermato la studente Isabella Altigieri -; abbiamo scelto un linguaggio ragionato che ci insegni a usare la nostra democrazia". "Abbiamo cercato di correlare i toni enfatici di Mussolini e Hitler col presente per capire come si convincano le masse con la parola - ha aggiunto il giovane Giovanni Beatristini -. Concluderemo questo percorso recandoci, a marzo, ad Auschwitz".
"Giovedì mattina (ore 10), nell'aula magna del Gandini, dove potremo accogliere 430 studenti di classi quarte e quinte, Raffaele Mantegazza, docente di pedagogia alla Bicocca, tratterà il tema 'Parola di duce, parola di fuhrer' per spiegare agli studenti cosa avviene quando si instaura un regime totalitario e, in questo caso, portando avanti una campagna antisemita", ha concluso l'assessora alla Cultura Simonetta Pozzoli.