Lodi - Il Doodle di Google di oggi domenica 24 settembre è dedicato, a 122 anni dalla nascita, a Giovanna Boccalini di Lodi. Esultano le attiviste di’ Se non ora, quando?’ e di ‘Toponomastica femminile’ che da due anni portano avanti il Progetto Boccalini per sostenere e divulgare la ricerca della storica Alice Vergnaghi proprio su Giovanna Boccalini, sposata Barcellona, in contatto anche con i discendenti, a propria volta felici oggi di questo riconoscimento
Chi è Giovanna Boccalini
Proprio Tf e Snoq Lodi hanno sostenuto la realizzazione (scritta da Marianna Milano in base alle ricerche di Vergnaghi) della voce di Wikipedia su Giovanna Boccalini, anche questa pubblicata proprio oggi in occasione del compleanno di Giovanna e dell'omaggio del Doodle. Giovanna Cunegonda Boccalini Barcellona (Lodi, 24 settembre 1901 – Osnago, 24 giugno 1991) è stata una docente, partigiana e sindacalista italiana. Ha anche fondato la prima squadra di calcio femminile in Italia, il Gfc (Gruppo femminile calcistico) insieme alle sorelle Luisa, Marta e Rosa. La giovane lodigiana a 16 anni si dedica alla biblioteca della locale Società Generale Operaia di Mutuo Soccorso, per poi diventarne un’attiva consigliera; a soli 17 anni si iscrive alla locale sezione socialista. Comincia a coltivare l’interesse per l’emancipazione femminile e grazie a Celestina Fasoli, compagna del sindaco Ettore Archinti, viene introdotta ai circoli femminili socialisti milanesi, viene precocemente invitata a parlare ad altre donne.
Maestra elementare
A Lodi frequenta la Scuola Normale Femminile di Lodi, diventa maestra elementare ed inizia ad insegnare in alcune scuole lodigiane, tra cui l'attuale scuola elementare Barzaghi, all'epoca frequentata soprattutto dalle classi popolari. Inoltre, partecipa ad iniziative assistenziali rivolte all’infanzia, come le colonie estive. A causa della rapida ascesa del fascismo, insieme ad Archinti rimane coinvolta in uno dei primi eccidi fascisti, presso il Teatro Gaffurio di Lodi nel novembre del 1919 e ne esce incolume. Sposa Giuseppe Barcellona nel 1925 e l'anno dopo nasce il loro primo figlio Giacomo, chiamato così in onore del deputato socialista Giacomo Matteotti. Nel 1927 si trasferisce a Milano, ma il legame con Lodi rimarrà sempre molto forte. Nel 1929 ottiene il ruolo presso la scuola elementare maschile di viale Romagna e lo stesso anno nasce Grazia, la loro seconda figlia Abbandonata temporaneamente la politica attiva, si dedica allo sport, una delle sue più grandi passioni.
La prima squadra di calcio femminile
Fra la primavera e l’estate del 1933, lei e un gruppo di ragazze tra i 15 e i 20 anni, di cui fanno parte anche le sue tre sorelle più giovani, fondano la prima squadra di calcio femminile italiana, il Gruppo calcistico femminile (GFC), di cui diventa la commissaria: essendo già sposata non poteva giocare. Non si accontentano di giocare: ottengono il permesso dal Coni. Ma cambia gerarca e lo stop al gioco da parte dei fascisti arriva il giorno in cui si sarebbe dovuta giocare la prima trasferta ad Alessandria. Novanta anni dopo, nell'ambito del Progetto Boccalini, la ‘Partita mai giocata’ è stata disputata a Lodi il maggio scorso (ha vinto l'Alessandria): la formazione lodigiana era composta dal Partizan Bonola di Milano, nato sulle orme del Gfc, e da alcune giocatrici lodigiane.
Giovanna partigiana
Durante il fascismo, Giovanna Boccalini diventa partigiana. Lei ed Ettore Archinti guidano e ospitano anche dei soldati Alleati. Nel giugno del 1943 è segnata profondamente dalla morte del primo figlio, per un'appendicite curata male. Riemerge la passione per l’impegno politico: Boccalini si iscrive al Partito comunista italiano e fonda i Gruppi di Difesa della Donna (GDD), organizzazione interpartitica femminile, con lo scopo di sostenere la lotta di Liberazione e l’emancipazione femminile: a guerra conclusa viene nominata commissaria alla previdenza e all’assistenza e partecipa al Comitato di liberazione nazionale.
Direttrice di Noi Donne
Diventa anche la direttrice di Noi Donne, organo di stampa dei GDD milanesi e instaura una duratura amicizia con la Madre Costituente Maria Maddalena Rossi, con cui condivide le battaglie all’interno dell’Unione Donne d'Italia (UDI) di cui Rossi diventa la presidente. Partecipa all'organizzazione dei Treni della Felicità con cui i bambini poveri e affamati, prima di Milano, poi anche del sud Italia, vengono ospitati da famiglie delle campagne dell'Emilia Romagna fino a rimettersi in salute.
Assessora a Milano
Alle prime elezioni amministrative postfasciste viene nominata assessora all’assistenza e all’infanzia per il Comune di Milano con un cospicuo numero di voti, frutto anche della sua spiccata abilità oratoria di cui usufruirà lo stesso Pci durante i comizi in varie parti d'Italia.
Con lei nascono Inca e Inps
Contribuisce a fondare il patronato Cgil Inca e l’Inps, enti di cui sarà vicepresidente, lavorando intensamente per dodici anni a Roma. Nel ventennale della Liberazione le viene conferito il riconoscimento per il contributo dato alla ricostruzione democratica di Milano e dell’Italia, e l’Udi le consegna la Mimosa D’Oro, riservata alle donne che avevano fatto parte del Comitato costitutivo dell’Unione.
Il Progetto Boccalini
Alice Vergnaghi, docente e ricercatrice, socia di Toponomastica femminile di Lodi, ha riportato alla luce la sua storia. Il primo passo del Progetto Boccalini, due anni fa, è stato la presentazione a Lodi del libro ‘Giovinette, le ragazze che sfidarono il Duce’ di Giani-Serughetti: il prossimo passo sarà la messa in scena a Lodi dell'omonimo spettacolo teatrale che andrà in scena al teatro alle Vigne il 15 e 16 novembre 2003 nella stagione di prosa e in quella per le scuole. Nel mezzo mostre, ciclo-passeggiate, video didattici, eventi sportivi al femminile per far emergere la figura poliedrica di Giovanna Boccalini, che ha lasciato un segno nella storia d'Italia, pur rimanendo misconosciuta fino a pochi anni fa. Se non ora, quando? Snoq Lodi e Toponomastica femminile col supporto di numerose associazioni hanno già presentato in Comune la richiesta di intitolarle l'ex Linificio, storica fabbrica dove hanno lavorato centinaia di donne. È anche in corso una raccolta firme online, proprio a sostegno del Progetto cui, l'omaggio del Doodle di oggi (visibile a tutti coloro che effettuano un ricerca sul motore di Google) suona come una ulteriore conferma del valore e dell'eccezionalita' di Giovanna Boccalini.