Piste ciclabili, buche, vie da riqualificare e soprattutto la nuova piscina Ferrabini. Di questo si è discusso martedì sera al terzo incontro del tour della Giunta per la città andato in scena stavolta nell’Auditorium Ponte della scuola Paolo Gorini. L’appuntamento era a partecipazione libera ma pensato per chi abita nell’Oltre Adda, quindi i rioni Revellino e Campo Marte. In apertura l’assessore ai Lavori Pubblici Gianluca Scotti ha illustrato il maxiprogetto da 3,5 milioni di euro della nuova piscina Ferrabini. "L’impianto occuperà il doppio dello spazio attuale, nella zona del lungo Adda ci saranno ombrelloni e lettini, ma anche un chiringuito; il fiume sarà parte integrante del progetto. Troveranno spazio anche campi da padel e da beach volley. Quest’impianto deve essere in grado di far compagnia ai lodigiani non solo per lo sport ma anche per trascorrere giornate tutto l’anno. Gli esperti del settore ci hanno chiesto di accorciare la piscina, che diventerà quindi profonda 1.20 metri nella parte bassa e 1.70 metri in quella alta. Così ci sarà anche meno volume d’acqua da gestire. Per la ciclabile che parte dal ponte Bonaparte e va fino a Boffalora si è pensato di chiudere l’ingresso da via X Maggio d’estate: si potrà comunque accedere alla ciclabile dalla scalinata di via Ferrabini, che sarà restaurata e avrà a fianco una passerella per le bici".
Su questi ultimi due punti, l’ingresso della ciclabile e la profondità della piscina, alcuni dei presenti hanno sollevato obiezioni. "Una vasca così bassa non permette il nuoto sportivo" è stato detto. Dubbi anche sulla mancanza di coperture dei campi sportivi, che diventerebbero inutilizzabili d’inverno. Altro tema emerso i costi degli ingressi in piscina. È stato chiesto se ci saranno tariffe agevolate per le famiglie ad esempio o se sarà il gestore dell’impianto a decidere. Il sindaco Andrea Furegato ha spiegato che "la piscina sarà affidata in gestione, ma sarà una piscina comunale e le tariffe le gestiamo noi, senza scordare che l’impianto deve potersi reggere economicamente". Altro importante argomento è stato la riqualificazione di alcune aree, in particolare viale Piave che, nella sua parte finale in Lodi, è molto stretto senza marciapiede e con le auto che sfrecciano. Il sindaco ha spiegato che si sta pensando a installare dissuasori di velocità, oppure a interventi che obblighino le auto a rallentare.