
CODOGNO (Lodi)
di Mario Borra
Varata la nuova Giunta del Passerini bis, confermata l’esclusione di Forza Italia. Ieri pomeriggio, il primo cittadino ha finalmente sciolto le riserve, firmando i decreti di nomina dei cinque assessori, lasciando di fatto inalterato l’accordo stipulato l’8 ottobre scorso e di cui Il Giorno aveva dato conto per primo. Il sindaco poi si era preso ancora una decina di giorni di tempo, congelando il via libera all’esecutivo, forse per cercare di verificare la salvaguardia di alcuni equilibri, ma ieri ha definitivamente acceso disco verde.
La squadra è quindi così composta: Silvia Salamina e Elena Ardemagni (Lega), Severino Giovannini e Raffaella Novati (Codogno lista civica), Giovanni Bolduri (Fratelli d’Italia). Due quindi le riconferme rispetto all’amministrazione uscente, sempre targata Passerini: Giovannini, che avrà ancora le deleghe ai Lavori pubblici, Ambiente, Mobilità, Manutenzioni, Edilizia pubblica e Novati, confermata vicesindaco, sempre delegata a Servizi sociali, Asilo nido, Personale, Politiche per la disabilità la quale però ha dovuto “lasciare“ a Salamina Famiglia, Anziani, Volontariato, Progetti socio asssistenziali territoriali con quest’ultima che si occuperà anche di Istruzione, Cultura, Turismo, Biblioteca e Transizione ecologica. Le competenze legate al bilancio invece saranno appannaggio di Ardemagni (oltre a Patrimonio e Servizi cimiteriali). A Bolduri invece la delega all’Urbanistica ed Edilizia privata con il compito principale di mettere nero su bianco il nuovo Piano di Governo del territorio. Restano nelle mani del sindaco le deleghe di Sicurezza, Protezione civile, Eventi, Attività produttive, Lavoro e aree di crisi, Sport (che verrà affidato al consigliere Luigi Bassi), Fiera (al consigliere Matteo Zambelloni), Pari opportunità, Rapporti con partecipate, Sistemi informativi, Pendolarismo, Tutela animali e Rapporti con frazioni e rioni. Gran parte dei compiti saranno riassegnati a consiglieri mentre Passerini dovrebbe tenersi per sè Sicurezza, Protezione Civile ed Eventi. Resta dunque fuori dall’organismo esecutivo Forza Italia a cui, in alternativa, è stata proposta la presidenza della multiservizi Asm che però scadrà a maggio 2022 (nel partito però c’è chi non vorrebbe accettare). Sembra un paradosso visto che Forza Italia ha ottenuto il 10,48% di consensi e due consiglieri comunali mentre Fdi il 9,69% con un solo esponente consiliare, ma alla fine la decisione è stata questa. Ieri i berlusconiani si sono limitati a dire: "È prerogativa del sindaco scegliere la propria squadra. Da parte nostra continueremo a lavorare per la città". I forzisti rispetteranno il programma elettorale condiviso con gli alleati del centrodestra ma potrebbero tenersi "mani libere" in Consiglio comunale. Anzi, indiscrezioni vorrebbero che, alcuni giorni fa, Forza Italia abbia chiesto formalmente a FdI di rimanere fuori dalla Giunta insieme e di formare in Consiglio il gruppo di “dissidenti“. Fdi avrebbe declinato la proposta. Lo scenario sarebbe stato, per certi versi, clamoroso.