Inaugurata ieri mattina la nuova sede dell’Unione Italiana dei Cechi e degli Ipovedenti (UICI) di Lodi, a 20 anni dalla fondazione della sezione. In via Paolo Gorini 21 è stato creato uno spazio funzionale ed accessibile per persone con disabilità visive, strutturato tutto su un piano terra e col mobilio tale da non creare intralcio. La sede è stata realizzata grazie a Comune di Lodi, Fondazione Comunitaria, Provincia e centro Antiviolenza l’Orsa Minore. Molti i presenti all’inaugurazione, a partire da Ennio Ladini, presidente Unione Cechi Lodi. "La nostra attività è continua e questa sede è un grande passo avanti – ha detto –; possiamo proseguire al meglio le nostre attività principali: divulgazione per la prevenzione a malattie della vista, tutela dei diritti di persone con questa disabilità, accompagnamento a persone con disturbi alla vista. La cecità, porta molta solitudine, stare insieme fa molto".
Ospite d’eccezione è stato Mario Barbuto, presidente nazionale UICI, il quale ha evidenziato il sentimento di famiglia che c’è nell’associazione. "Dobbiamo rallegrarci di questa apertura, una nuova possibilità per l’Unione in una società spesso poco rispettosa per le persone disabili è una speranza – ha aggiunto –. Quello che la Uici fa è pensato per cechi ed ipovedenti, però è un grande aiuto per molte altre persone, rendendo più inclusivi i trasporti e l’urbanistica ad esempio". Rodolfo Masto, presidente dell’Istituto dei Ciechi di Milano, ha aggiunto: "Lodi è sempre stata una sede speciale per me, ne sono affezionato, ricordo quando tempo fa venivamo qui ogni domenica a mangiare. Io ho conosciuto mia moglie qui". L’assessore alle Pari opportunità del Comune di Lodi Manuela Minojetti ha ricordato i due anni di lavori impiegati per realizzare la sede, "ma ora abbiamo ora un importante risultato, per l’associazione e la città".
Luca Pacchiarini