Guardamiglio (Lodi), 5 gennaio 2025 – Alberi pericolosi in paese, terminata la messa in sicurezza. L’amministrazione comunale di Guardamiglio, del sindaco Giancarlo Rossetti, aggiorna sugli interventi che hanno riguardato il verde pubblico nelle scorse settimane. “Negli scorsi giorni sono stati ultimati i lavori di rimozione degli alberi morti o giudicati pericolosi segnalati in diverse zone del paese. Sono anche state avviate le potature stagionali, così da rendere tutto sicuro e in ordine, anche in vista della bella stagione – precisa il primo cittadino –. È importante ricordare che gli interventi sugli alberi sono stati giudicati necessari, a seguito di una valutazione fatta da un tecnico specializzato e hanno come primo obiettivo quello di garantire la sicurezza di tutti i cittadini, specialmente dei bambini e delle bambine delle scuole”.
I rischi del vento
Il rischio di caduta delle piante, su persone, case, edifici pubblici o strade, negli ultimi anni, tra l’altro, è aumentato. Questo perché il territorio è sempre più soggetto a intense precipitazioni e forti folate di vento che in autunno, ha raggiunto anche i 60 chilometri orari di velocità. Nel nuovo anno appena iniziato, comunque, sempre il Comune fa sapere che sono previsti interventi di sostituzione degli esemplari rimossi. Per evitare di ridurre il verde pubblico locale e anzi, cercare di incrementarlo.
Primo bilancio
L’intervento di manutenzione del verde è iniziato a metà dicembre. Il Comune, tramite il sito istituzionale, ha informato la cittadinanza della rimozione delle essenze di verde pubblico morte o pericolose presenti sul territorio. Gli interventi sono stati programmati a seguito di una valutazione fatta da un tecnico specializzato, per mettere in sicurezza il verde urbano. Le potature stagionali sono state svolte ad inverno inoltrato. Fortunatamente il meteo ha lasciato tregua e permesso agli operai di procedere gradualmente con l’intervento.
A Codogno
Anche la vicina Codogno, ma in agosto, aveva proceduto alla messa in sicurezza del verde pubblico. Alcune piante della città non più ritenute sicure per l’incolumità pubblica e ne era scattato l’abbattimento. Le alberature presenti sul territorio comunale che, in base a relazione agronomica, non erano più ritenute sicure per l’incolumità pubblica, si trovavano, a macchia di leopardo, in diversi quartieri.