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I genitori lo riportano a casa, l’ultimo saluto a Michele in Duomo

I genitori lo riportano a casa, l’ultimo saluto a Michele in Duomo

Le ceneri di Michele Cavallotti, il giovane istruttore d’aereo di 22 morto a Newberg in Oregon lo scorso 3 ottobre, in seguito alla caduta del suo piccolo aereo, saranno a Crema domani nella mattinata. Un aereo di linea porterà in Italia i genitori Giorgio e Ilenia con le ceneri del figlio. Sempre giovedì sarà allestita la camera ardente all’agenzia funebre San Paolo La Cremasca di via Capergnanica e i funerali saranno celebrati sabato in Duomo alle 14.30, anche se l’orario sarà definitivo domani.

Si chiude così la lunga trafila burocratica dei genitori per riportare a casa il giovane figlio e che li ha visti impiegati per un mese esatto. Dal giorno della morte, i genitori sono andati in Oregon per poter recuperare la salma e vederlo per un’ultima volta. Impresa non semplice perché, con le indagini in corso, la salma era sotto sequestro.

Poi la famiglia è riuscita a parlare con Emily Hurt, la ragazza miracolosamente sopravvissuta alla tragedia, la quale ha raccontato loro che cosa era successo e come Michele abbia tentato di salvarle la vita. Infine, dietro pagamento di una tassa di 350 dollari, Giorgio e Ilenia sono riusciti a vedere il figlio.

Da lì in poi i genitori hanno dovuto far fronte alla burocrazia. Hanno preso la decisione di far cremare il figlio già negli Stati Uniti (dapprima si pensava di portarlo a Crema, fare i funerali e poi farlo cremare) per evitare che i tempi si allungassero ancora di più. Dopo un ultimo inghippo che ha fatto slittare di qualche giorno il rientro, finalmente i parenti sono riusciti a ottenere l’ultimo nullaosta e hanno acquistato il biglietto di rientro.

L’affetto della città nei confronti di questa famiglia, così duramente toccata, si è fatto sentire anche con il concorso alle offerte. La partecipazione della gente è stata ben al di là delle aspettative, visto che sulla piattaforma Gofundme si attendevano 10mila euro e ne sono arrivati oltre 23.500, frutto di 208 donazioni.

Pier Giorgio Ruggeri