PAOLA ARENSI
Cronaca

I timori per i cento dipendenti. Fiato sospeso all’azienda Archimica: "Dovremo solo resistere al 2024"

Nel tavolo di confronto con i sindacati la neo proprietà indiana promette investimenti per il futuro

Tavolo, ieri, nella sede di Assolodi, tra la proprietà indiana di Archimica e i sindacati. L’azienda farmaceutica situata a San Grato è stata acquisita da PIHS alla fine di aprile 2023. Le sigle chiedevano informazioni sul piano industriale 2024. Il mancato rinnovo di alcuni contratti a termine e l’assenza della proprietà al precedente incontro, aveva infatti spaventato i lavoratori, circa un centinaio, che temevano per il proprio futuro. E ne è conseguito uno stato di agitazione informale. Con la decisione, prima di scioperare o attuare contromosse, di attenere un confronto. Ieri però l’allarme è rientrato. L’incontro si è svolto regolarmente, alla presenza dell’ amministratore delegato Anil Kumar Jain, col direttore Nicola Tagliapietra e tutte le rappresentanze sindacali. Alla vigilia si era registrata una spaccatura tra Ugl e gli altri sindacati, con questi ultimi che avevano chiesto tavoli separati, perché non avevano gradito le uscite stampa di Ugl prima dell’incontro. Alla fine però c’è stato un tavolo unitario.

"La proprietà – fa sapere Silvio Mastropasqua, del direttivo provinciale UGL Chimici di Lodi, nonché dipendente della società Archimica Spa – ha rassicurato rispetto al progetto industriale a lungo termine, con molti investimenti importanti sul laboratorio, per 6 milioni di euro e stanno anche pensando a un impianto nuovo da 20milioni di euro". PIHS agisce in una area di business che proviene dalle aziende farmaceutiche (le cosiddette BigPharma). Secondo quanto riferito ai sindacati "Lodi sarà centrale nella strategia del gruppo e si interfaccerà con siti di ricerca e sviluppo indiani sparsi per il mondo". "In prospettiva – aggiunge Mastropasqua – ci saranno opportunità occupazionali e a breve termine noi dovremo solo gestire, con le nostre risorse, la pressione del 2024, quando infatti, a fronte del calo di prodotti attualmente in produzione, per la minor richiesta e il mercato saturo, si tamponerà facendo ricorso alle numerose ferie residue da smaltire ma senza ricorrere agli ammortizzatori sociali. Hanno capacità anche di fare ricerca e sviluppo su nuove molecole e il sito di Lodi diventerà importantissimo per la chimica farmaceutica. Stanno scandagliando la possibilità di nuove produzioni. Ci sono varie strategie di gruppo e contatti che fanno ben sperare".