Lodi, 14 luglio 2024 – Sarà sottoposto domani ad indagine autoptica il corpo dell’uomo che, venerdì pomeriggio, attorno alle 18.30, è stato visto galleggiare trascinato dalla corrente in mezzo al fiume Adda nel tratto del comune di Lodi, nei pressi del Ponte Napoleone Bonaparte. Sono stati alcuni passanti a notare la massa scura scendere a valle ed hanno quindi dato l’allarme, pensando subito, a ragione, che potesse trattarsi di una persona e non di un tronco.
È toccato così successivamente ai vigili del fuoco del comando provinciale di Lodi, con l’ausilio dell’equipaggio del “Drago 141” proveniente da Malpensa, individuare e riportare a riva il cadavere. C’è voluto parecchio lavoro da parte dei pompieri che, alla fine, però, all’altezza di Corte Palasio, sono riusciti con un verricello calato dall’elicottero ad evitare che il cadavere potesse scomparire in mezzo ai flutti.
Subito dopo la competenza è passata in mano alla Questura di Lodi il cui compito è ora quello di dare un’identità al corpo. La salma è stata posta sotto sequestro e trasferita presso il centro di Medicina legale dell’Università di Pavia dove, secondo le disposizioni della Procura della Repubblica di Lodi, sarà sottoposto ad autopsia. Al momento dunque l’identità è ancora ignota anche se l’ipotesi prevalente è che il corpo possa appartenere al venticinquenne di nazionalità egiziana scomparso nelle acque della Muzza a Cassano d’Adda. L’episodio era avvenuto martedì scorso e il giovane, dopo un tuffo, non era più riemerso dalle acque. Può darsi quindi che la corrente lo abbia trascinato verso sud fino al tratto del Lodigiano. Non sarebbe la prima volta, tra l’altro, che il cadavere di una persona annegata nella zona intorno a Cassano d’Adda passi gli sbarramenti delle dighe per essere, poi, ritrovata, nella zona del
lodigiano o anche oltre.