Tra sacro e profano, classico e contemporaneo. La mostra “Terra di acqua e di luce“, che esplora l’iconografia di Santa Lucia nella tradizione lodigiana, è stata inaugurata ieri, al piano terra della biblioteca Laudense. Si tratta un’esposizione divisa in due parti, una prima costituita principalmente da icone sacre, adatte per scoprire i modi diversi con cui la santa portatrice di doni è stata raffigurata nel corso della storia dell’arte. "Non solo con occhi in mano" ha spiegato il professor Giacomo Camuri, presidente del Laboratorio degli archetipi, associazione che ha curato la mostra. "Santa Lucia – ha proseguito – era una figura misteriosa, ma sempre considerata, basta pensare che in Dante la si trova all’Inferno, nel Purgatorio e nel Paradiso. Mi piacerebbe molto fare qui un convegno su Santa Lucia, invitando vari studiosi". La seconda parte della mostra è diffusa in tutta la biblioteca, con opere in ceramica fatte dagli artisti lodigiani Tonino Negri e Marcello Chiarenza, sculture che "con la loro bellezza permettono di esplorare con più interesse la nostra biblioteca, già vissuta dalla cittadinanza ma che è sempre da riscoprire. Questa mostra era già stata fatta nel 2007, quando Camuri me ne ha parlato non potevamo non rifarla" ha affermato l’assessore comunale Francesco Milanesi. Terra di acqua e di luce rimarrà fino al 7 gennaio, è visitabile gratis secondo gli orari della biblioteca.Luca Pacchiarini
CronacaIcone sacre e sculture. Aperta la mostra dedicata a Santa Lucia