
Il caso dell’uscita dal Cfp La minoranza attacca "Andiamo verso il nulla"
di Mario Borra
Scontro in Consiglio comunale lunedì sera sull’addio al Consorzio per la Formazione professionale e per l’Educazione permanente (Cfp) deciso dal Comune che, come socio, ne detiene il 18 per cento (gli altri enti aderenti sono i Comuni di Lodi, Casalpusterlengo, San Martino in Strada, Tavazzano). All’ordine del giorno, una deroga di adesione fino al 31 dicembre quando l’organismo si trasformerà in Azienda speciale consortile (Asfol), ma la Giunta ha già deciso: dal prossimo anno si troveranno altre strade per la formazione dei ragazzi e non si aderirà ad Asfol. La discussione è iniziata quando il capogruppo di minoranza del Pd Giovanni Barbaglio ha chiesto quali fossero le alternative.
"Faremo scelte diverse in altri contesti che garantiscano maggiori opportunità e un servizio più in linea con le prospettive – ha dichiarato il consigliere comunale con delega ai Rapporti con il Cfp, Fabio Bozzi – Sicuramente non è questa la sede per chiedere a pieno titolo quale sarà il nostro indirizzo, ma a oggi gli iscritti codognesi del Cfp sono solo tre. E la nostra quota annuale di compartecipazione è di 18mila euro per il nulla. Abbiamo cercato di proporre come Comune al Cfp diverse attività, ma c’è sempre stato detto di no". L’assessore leghista ai Progetti socio-assistenziali Silvia Salamina ha ribadito che "in questa fase potrebbero essere coinvolti altri enti, consorzi, istituzioni che svolgono la medesima funzione attuale del Cfp" ma non è entrata nello specifico.
Barbaglio però non si è accontentato: "Oggi usciamo per andare nel nulla. Ne prendiamo atto. È vero che il Cfp ha avuto difficoltà, ma avremmo potuto lavorarci per costruire qualcosa di diverso, magari con gli altri Comuni aderenti per sviluppare un progetto formativo. Siamo gli unici che escono e ce ne andiamo con leggerezza e superficialità". "Non aderiamo al nuovo soggetto che nascerà il 1° gennaio perché non ci crediamo", l’ulteriore sottolineatura di Salamina.
La capogruppo della Lega Mara Fontanella ha ribadito che "quando saranno concretizzate le interlocuzioni per corsi alternativi, il Consiglio comunale sarà il luogo adatto per parlarne. In questi anni abbiamo atteso di capire su che strada il Cfp stesse andando e ora che lo sappiamo abbiamo deciso di cambiare rotta".