MARIO BORRA
Cronaca

Il commercialista trovato nei campi "Nessun nemico, tanti contatti"

La furia dell’assassino nello sferrare le coltellate ad Antonio Novati fa pensare a un delitto d’impeto. I conoscenti sono senza parole: "Forse non ha voluto piegarsi a qualche strana dinamica o richiesta".

Il commercialista trovato nei campi "Nessun nemico, tanti contatti"

MASSALENGO (Lodi)

Alcuni punti dovrebbero almeno arrivare dall’autopsia che verrà eseguita stamane all’Istituto di medicina legale dell’Università di Pavia: chiarirà quanti sono stati stati i fendenti e quali quelli mortali per Antonio Novati, il commercialista di 75 anni, residente a Melegnano, trovato cadavere in località Cascina Scappadina sui sedili posteriori di una Honda Crv. Ma soprattutto l’esame dovrebbe chiarire l’ora del decesso e con questo circorscrivere almeno in parte il range delle indagini.

Dopo un appuntamento in un’azienda a Massalengo, giovedì ha fatto seguito un lungo silenzio finché attorno alle 17 il corpo è stato recuperato dopo la segnalazione di un contadino che si è insospettito perché alle 15 non aveva visto alcuna vettura, poi di ritorno dai lavori in campagna l’ha notata e si è insospettito perché era parcheggiata in modo strano. Ieri la ricerca dell’arma del delitto non ha dato esito nonostante il dispiego di uomini che hanno passato al setaccio la zona. La perlustrazione, iniziata attorno a mezzogiorno, è durata un paio d’ore: non è escluso che l’omicidio non coincida con il posto dove il commercialista è stato rinvenuto cadavere.

Il 75enne ha due studi di consulenza a Milano e Melegnano mentre è stato anche per diverso tempo perito e curatore fallimentare per il Tribunale di Lodi oltre che custode per procedure esecutive immobiliari. "Persona perbene, la sua reputazione era irreprensibile. Sul suo conto, mai una chiacchiera. Difficile pensare che potesse avere dei nemici – è il commento di Enrico Lupini, consigliere comunale a Melegnano, che in passato è stato cliente di Novati – È stato il mio commercialista per anni, quando ero titolare di un’agenzia di viaggi a Milano, insieme a mio figlio. Sul lavoro era molto rigoroso. Lo si vedeva spesso in chiesa. Una persona come lui aveva di certo molti contatti. Chissà, magari si è imbattuto in qualche avventuriero degli affari o personaggio senza scrupoli. Quello che gli è successo lascia senza parole".

Basito anche l’ex sindaco di Vizzolo Predabissi Mario Mazza, che a sua volta conosceva la vittima: "Le ragioni di quanto accaduto vanno a mio avviso ricercate nella sua integrità morale: forse non ha voluto piegarsi a qualche strana dinamica e ha pagato per questo. Mi auguro che gli inquirenti riescano al più presto a dare un volto al responsabile: si tratta di una persona che presumibilmente conosceva bene la zona dove poi è stato ritrovato il corpo".