Occorrerà attendere ancora poco più di un anno, secondo le previsioni dell’amministrazione comunale, per vedere il parco di Villa Polenghi totalmente fruibile dai cittadini. Intanto, però, finalmente, a circa tre anni dalla decisione di riscattare dal privato l’oasi di 9mila metri quadrati, uno dei due cantieri è decollato: in mano a due imprese lodigiane infatti sono finite le ex scuderie del parco, oggi ridotte ad un rudere e che la Soprintendenza ha obbligato a recuperare senza rimuovere i muri perimetrali. In questi primi giorni di lavoro, le ruspe hanno il compito di liberare le macerie e recuperare i coppi che poi dovranno essere ricollocati sulle coperture. Ieri un sopralluogo è stato effettuato dal sindaco Francesco Passerini e dall’assessore Severino Giovannini. Lo stabile, una volta rimesso a nuovo, avrà almeno sei locali che verranno utilizzati per vari scopi: vi sarà all’interno un piccolo spaccio di prodotti locali con probabilmente un servizio di somministrazione di bevande, un punto di riferimento per la ciclabilità della zona e spazi per associazioni che, magari, avranno il compito anche di sorvegliare il parco che avrà orari di apertura e chiusura. Il costo dell’opera, oltre 500 mila euro, è stato finanziato dalla Provincia di Lodi, da Regione Lombardia e Comune.
Per la rinaturalizzazione del parco invece l’iter è ancora un passo indietro: il progetto c’è, ma deve ancora passare al vaglio della Soprintendenza che deve dare il proprio beneplacito. Oltre alla sistemazione del verde e alla ripiantumazione di diverse altre essenze, occorrerà ricostruire tutti i vialetti interni, collocare nuovo arredo urbano e prevedere l’illuminazione oltre a tutta la cartellonistica storica inerente al sito.