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“Il Samaritano“ aiuta ad elaborare il lutto "Già trenta le persone che ci hanno chiamato"

Già una trentina di persone hanno chiesto aiuto a “Il Samaritano“, associazione di Codogno dedita ai malati di cancro, per la rielaborazione del lutto dovuto alla morte di parenti stroncati dal Covid. Si tratta di residenti nella prima zona rossa di diverse età, soprattutto donne, che hanno perso genitori o consorti. Il progetto “Da qui in poi: ritrovarsi dopo l’emergenza Covid 19“ prevede gruppi di accompagnamento nell’elaborazione del lutto (per ora ne sono partiti tre da 6 persone). Guidati da una psicologa e integrati con musicoterapia e terapia del colore, che favoriscono la condivisione delle emozioni, più la presenza di un volontario. Il percorso si svolge nella sede de Il samaritano, con 14 incontri a cadenza quindicinale. "La novità è che, con il bando regionale Terzo settore 2020 e il supporto del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, potremo proseguire con l’assistenza a nuovi gruppi e la formazione di volontari ad hoc" ha chiarito Roberto Franchi, presidente de Il Samaritano, con la segretaria Giusy Bassanini, ribadendo la gratuità per gli interessati. Il sodalizio, capofila, ha presentato il progetto coi partner, le associazioni Incontro e Missione Cabriniana Oggi, ma anche con i soggetti associati: Fondazione Opere Pie, Asp Basso Lodigiano, comuni di Codogno e Casale e il sostegno della Regione.

P.A.