La variante è comparsa in Gran Bretagna in settembre ed è stata resa nota a metà di dicembre 2020. Finora è stata identificata in 33 Paesi, compresa l’Italia.
Le mutazioni della proteina Spike rendono il virus più contagioso dal 30% al 50% rispetto ad “altre varianti non preoccupanti” in circolazione e potrebbe avere una mortalità superiore dal 30% al 70%.
La variante B.1.1.7 è associata a un aumento del rischio di ospedalizzazione e morte rispetto all’infezione da Coronavirus non dovuta a questa.
Ad oggi non è nota la causa della presunta letalità superiore della variante inglese, ma tra le ipotesi c’è quella di una maggiore carica virale nei pazienti infettati. La variante inglese è ormai diffusa nella maggior parte del territorio italiano, almeno nell’88% delle regioni secondo i risultati dell’indagine rapida condotta il 4 e 5 febbraio da Istituto Superiore di Sanità e ministero della Salute.
Purtroppo, in questo periodo, La Lombardia si tinge di rosso a causa dei contagi in aumento, attorno ai 1394, dimenticandosi degli spensierati giorni all’aperto al verde e nelle innevate montagne; purtroppo non c’è nessuna regione bianca che possa godere dell’arrivo della primavera, nonostante ciò tutti noi studenti però speriamo in un futuro più “Libero” dove finalmente potremo vedere i sorrisi altrui!