"Sono passato dieci minuti prima dell’annuncio della morte di Papa Francesco nei pressi di casa sua, a Santa Marta, ma non ho avuto alcuna notizia in merito in anteprima. Ho poi saputo della sua scomparsa quando le agenzie hanno battuto le notizie". Pino Tansini, originario di San Fiorano (Lodi), è il “volontario del Papa” da circa 25 anni. E a sua volta lui ne coordina altri, un centinaio, pronti a mobilitarsi quando, nel cuore della cristianità, viene organizzato un evento importante. Una sorta di capo area con decine e decine di manifestazioni, incontri, celebrazioni, congressi vissuti all’ombra di San Pietro. Tansini, a Roma, ha trovato una sorta di seconda casa visto che nella Capitale passa ormai parecchio tempo della sua vita. Quest’anno lo sforzo massimo sarà seguire il Giubileo e proprio per questo Tansini è a Roma dal 24 dicembre scorso e non tornerà a casa nella Bassa prima del 6 gennaio 2026. "Il mio raggio d’azione è da piazza Pia a piazza San Pietro e, in questo arco di tempo fino alla fine di questo anno santo, con i volontari proteggiamo e “custodiamo” il percorso dei pellegrini che si spostano per arrivare in Vaticano" spiega Tansini il quale ribadisce che, al momento, non cambia nulla per loro nonostante la notizia dolorosa della scomparsa del pontefice. Ieri sembrava dunque una giornata come le altre, con tanti turisti nella capitale ma improvvisamente tutto è cambiato. M.B.
CronacaIl volontario Tansini:: "Passato poco prima da Santa Marta"