di Laura De Benedetti
Insieme all’adiacente Zucchetti Tower, il nuovo Zucchetti Village da oltre 40 milioni che sorgerà al posto dell’ex My Lodi, "sarà il miglior intervento di rigenerazione urbana del Lodigiano". Lo ha rimarcato ieri l’assessore regionale Pietro Foroni in visita al quartier generale della prima Software House italiana da 1 miliardo di fatturato. La demolizione del centro commerciale aperto a Lodi negli anni ‘70, già avviata, dovrebbe essere ultimata entro fine anno. Anche se il dono più atteso, per un’azienda che in due anni ha già fatto diventare ipertecnologico il vecchio grattacielo, sarà assegnare l’appalto per finire i lavori entro il 2024. É proprio grazie alla rigenerazione del luogo che il Gruppo Zucchetti ha ottenuto un bonus volumetrico di 2mila metri quadrati, che gli consentono di realizzare due piani in più.
"Si tratta di un edificio con un forte efficientamento energetico, al 50% rispetto al 20% richiesto per il bonus – spiega l’architetto Matteo Ferrarese dello Studio Lombardini 22 di Milano – Abbiamo avuto + 10% per il miglioramento antisismico, +10% per la demolizione selettiva con recupero del materiale (il 70%, soprattutto cemento armato e acciaio, scavi esclusi), +10% per l’impianto domotico con l’eliminazione delle barriere architettoniche, +5% per il tetto ricoperto di verde (circa 3mila metri quadri), con salotti per meeting informali o passeggiate dei 1.200 dipendenti, e +15% per il risparmio idrico con pozzi geotermici che recuperano acqua: una volta usata per gli impianti, viene riutilizzata per la manutenzione del verde e nei servizi igienici. Nel nuovo edificio ibrido, con un cuore in cemento armato e 5 piani in legno lamellare, anche un cortile interno green, una palestra con ambulatorio e un ristorantemensa con caffetteria. Ingressi autonomi su via Grandi per farmacia e banca che da annni operano nel centro commerciale".