
Nel mirino il Postamat di Merlino, nel Lodigiano, allestito in una “casetta“ saltata in aria
MERLINO (Lodi)La banda dell’acetilene torna a far brillare il Lodigiano, nel mirino lo sportello Postamat di Merlino. Colpo dei soliti ignoti all’una e venti di ieri, nel cuore della notte, nel paesino del Nord Lodigiano. I malfattori, certamente più di uno, hanno agito rapidamente, in modo professionale. E sono riusciti nel loro intento, quello di portarsi via un consistente bottino. Dalle prime stime, ancora in corso, si tratterebbe di quasi 25mila euro. Il boato provocato con l’acetilene ha letteralmente squarciato il silenzio della località e svegliato di soprassalto i residenti. L’allarme dell’impianto ha suonato e le forze dell’ordine sono accorse ma la razzìa è stata rapidissima. Sono state avviate immediatamente le indagini, con i rilievi a cura dei carabinieri. Anche se, al momento, non ci sono stati fermi. L’allarme di Poste italiane è scattato all’incrocio tra via San Francesco e piazza Libertà, di fronte alla scuola dell’infanzia.
Lo sportello si trovava in una apposita “casetta“ allestita nel centro di Merlino per garantire il servizio nonostante in quel punto manchi L’Ufficio postale. Dopo l’esplosione l’intero impianto (nella foto) è andato distrutto, con conseguenze pesantissime. Così come successo nei mesi scorsi in altri sportelli dei piccoli paesi del centro-nord Lodigiano. Ora le forze dell’ordine cercheranno di capire chi siano i responsabili e se la banda in azione l’altra notte possa essere la stessa delle razzie precedenti. I vigili del fuoco, intervenuti con un’autopompa, hanno messo in sicurezza il Postamat e l’area. Le indagini sono condotte nel più stretto riserbo dai carabinieri della Compagnia di Lodi, intervenuti insieme alla società di vigilanza privata Civis.
Secondo la prima ricostruzione i malviventi avrebbero posizionato l’esplosivo nello spazio dove di solito si ritirano contanti e atteso all’esterno la deflagrazione. Poi, arraffate le banconote, sarebbero fuggiti verso Credera Rubbiano per tentare, senza però riuscire, un secondo colpo ai danni del bancomat Bpm. Impianto che però, caricato con toppo acetilene, si è incendiato facendo di fatto sfumare la razzia.
Paola Arensi