
Filippo Falco portavoce del comitato dei pendolari Lancia un appello affinchè i cantieri avviati sette anni fa arrivino presto a conclusione
Filippo Falco, esponente del Comitato pendolari del Lodigiano e del Sud Milano, lancia un nuovo appello al Comune e a Rete ferroviaria italiana affinché finiscano presto i lavori alla stazione ferroviaria codognese e si punti di più sulla sicurezza "minata dal continuo degrado". Rfi lavora sullo scalo da sette anni e ha investito per renderlo adeguato agli standard europei, dato che è uno snodo importante. Ma i vandali insistono nel distruggere quanto fatto. Nella notte tra mercoledì e giovedì, ad esempio, è stato di nuovo imbrattato con scritte spray il tunnel inaugurato solo a settembre, che collega in sicurezza i marciapiedi dello scalo e consente la connessione urbana tra le due zone della città separate dalla ferrovia. "La stazione di Codogno è eternamente interessata da lavori. E tu che arrivi a prendere il treno, che è sempre in ritardo, con la gamba sinistra fuori uso, pensi agli ascensori, non ancora funzionanti. Poi ti appare la vernice sui muri" descrive con amareggiata ironia Falco. Per il rappresentante del Comitato "un luogo pubblico totalmente aperto, lasciato a sé stesso a tutte le ore del giorno, con alcune parti nuove di zecca e con zone riparate da vento e pioggia, non può non essere un posto privilegiato in grado di attirare persone in cerca di spazi per bivaccare, bere, ascoltare musica condivisa ad alto volume, con casse che si portano nello zaino e writers. E, a stretto giro, il degrado non può che generare la mancanza di sicurezza. C’è mancanza assoluta di vigilanza all’interno e all’esterno della stazione che possa, non dico non permettere, ma almeno scoraggiare atti vandalici e comportamenti inadeguati".
"L’attività di sorveglianza della stazione è in corso da diverso tempo con la polizia locale e non solo, cioè in coordinamento con le altre forze dell’ordine, davanti alla stazione – ribadisce dal canto suo il sindaco Francesco Passerini –. Per questioni di competenza, ovviamente. Perché altrimenti c’è la polfer. Agiamo anche nell’area di via Mochi, per problemi di bivacco e utilizzo di sostanze e all’esterno, in piazzale Polenghi Lombardo, via Cadorna e nel retro. Intanto c’è "un accordo di massima con l’associazione carabinieri che, dal palazzetto di viale Resistenza, dove hanno ora la sede, si sposteranno presto in stazione. Quindi, oltre alle telecamere, avremo anche la loro presenza. Infine ribadisco che siamo i primi a sentire più volte la dirigenza di Rfi per lavori che hanno già visto sette anni di intervento e speriamo si concludono quanto prima".