
Incendio alla Faster di Rivolta d'Adda: 400 lavoratori coinvolti, riorganizzazione in corso.
Ci vorranno mesi per poter riportare a pieno regime la produzione della sede di Rivolta d’Adda della Faster, azienda che impiega oltre 400 dipendenti. I gravi danni ai macchinari e al capannone, causati dall’incendio dell’altra notte, obbligheranno azienda e lavoratori a mettere in atto una importante riorganizzazione che durerà molte settimane. Non ci sono date e certezze in quanto i danni sono ancora in fase di stima, ma quello che è certo è che parte dei lavoratori interessati, che sono in tutto una cinquantina, saranno ridistribuiti negli altri reparti rimasti operativi. Sembrerebbe invece che alcune figure apicali potrebbero essere trasferite temporaneamente, su base volontaria, nell’altro polo produttivo di Reggio Emilia.
È una proposta che verrà avanzata nei prossimi giorni agli interessati. Probabilmente una decina di persone. Rimangono però sul tavolo ancora molte questioni che dovranno necessariamente trovare risposta nei prossimi giorni. Per esempio non si conosce ancora il numero preciso di addetti che verranno ricollocati in altri reparti e con compiti differenti e quanti saranno coinvolti in un periodo di fermo e ancora come saranno considerate le ore di stop di questi lavoratori. Sul tavolo potrebbe a breve arrivare una richiesta di cassa integrazione per una trentina di persone. Potrebbe anche essere presa in considerazione, con il consenso dei dipendenti, una rotazione ferie e permessi. Al momento nessuna posizione ufficiale, ma a preoccupare i sindacati sono anche i contratti a termine in scadenza nei mesi di giugnoluglio che, vista la situazione, rischiano di non essere prorogati o almeno di slittare fino a quando tutto sarà tornato a posto. A oggi quindi ci si muove a vista e la pianificazione seguirà l’evolversi del ripristino di agibilità dei macchinari.
Pier Giorgio Ruggeri