Codogno (Lodi), 19 dicembre 2024 – Il Consiglio comunale di Codogno, in maniera trasversale e in appoggio all’amministrazione comunale di Castiraga Vidardo, dice un secco “no” all’ampliamento del locale inceneritore.
Mercoledì è infatti passata all’unanimità la mozione presentata il 10 dicembre 2024 e avente ad oggetto la “Presa di posizione contraria, dell’amministrazione comunale, al progetto di modifica dell’impianto, presentato da Ecowatt Vidardo srl”. “Si rischia di minare ulteriormente il nostro territorio, già abbastanza malato di suo, sia per la condizione geografica, che per i nostri primati di tumore e per la cementificazione-ha introdotto la consigliera Rosanna Montani di Codogno insieme 2.0- Noi non ci meritiamo questo tipo di impianto , che non è non è necessario per le esigenze del nostro territorio e anche della regione. Quindi perché andare ad ampliare un inceneritore da 34.000 tonnellate a 145.000, aggiungere due linee di termovalorizzazione, passare i possibili codici di smaltimento dei rifiuti da smaltimento da 16 a 400. Inutili enormità!”.
“Per fortuna, da tempo, così come i cittadini di Vidardo si stanno opponendo, insieme all’amministrazione e ad altre realtà lodigiane, anche le segreterie di tutti i partiti, trasversalmente, lavorano per impedire la realizzazione di questo progetto” ha ribadito Cristina Baggi del Partito democratico, poi sostenuta dagli altri capigruppo di centrodestra e centrosinistra. Matteo Zambelloni del gruppo Lega ha quindi letto alcuni passaggi della mozione e ricordato:” La tutela della salute deve essere prioritaria per tutti, ma soprattutto per gli amministratori, che hanno anche alcuni strumenti a disposizione per poter cambiare qualcosa e invitiamo a ufficializzarli. E io sono molto soddisfatto perché qui tutti andiamo nella stessa direzione”. “La mozione esprime con forza la sua contrarietà nei confronti del progetto e sottolinea la completa estraneità di un intervento di questo tipo, da qualsiasi livello di pianificazione di servizi di interesse pubblico, in materia di trattamento e smaltimento di rifiuti- ha ribadito-. Quindi si esorta la giunta a proseguire e sviluppare ogni necessaria interlocuzione, con Regione Lombardia, e Provincia di Lodi, per assicurare che nell’istruttoria vengano rigorosamente tenuti in conto tutti i fattori di criticità che ne rendono opportuno al diniego”. Zambelloni ha sottolineato che, con l’ampliamento dell’impianto, aumenterebbe molto anche il traffico, con conseguente disagio”.