BOCCA D’ADDA
Patto a quattro tra comuni di province diverse che si affacciano sul Po per valorizzare e promuovere a livello turistico il Grande fiume: Castelnuovo Bocca d’Adda, per la sponda lodigiana, e Caorso, Castelvetro e Monticelli d’Ongina per la parte della provincia di Piacenza. Sostanzialmente un protocollo d’intesa che permette agli enti pubblici di "creare una visione condivisa" per integrare le politiche di azione e stimolare obiettivi comuni quali riequilibrio ambientale, valorizzazione paesaggistica, sostenibilità dell’uso delle risorse e soprattutto diffusione della cultura dell’acqua. Il documento è nel solco di un’intesa formalizzata alcuni anni fa e che ha raggiunto già diversi importanti risultati come il riconoscimento nel 2019 della Riserva Mab Unesco Po grande, la realizzazione di cartellonistica informativa sui territori dei quattro comuni, le attività di educazione e valorizzazione dei beni regionali afferenti il passaggio dei pesci in località Isola Serafini, il progetto Trasponde per riattivare il servizio di traghettamento fluviale e promuovere la mobilità lenta turistica mentre sono stati creati ulteriori progetti lungo la sponda piacentina.
"Il turismo ha un’importanza vitale nel contesto delle politiche di sviluppo economico - fanno sapere i sottoscrittori del protocollo - e il Po può essere un prodotto turistico per chi predilige gli ambienti naturali, chi ama andare in bicicletta, chi privilegia i percorsi enogastronomici. E chi è alla scoperta di tradizioni locali". Un ulteriore fattore di sviluppo sono le ciclovie lungo il Po, sulle quali occorre investire, e i progetti di educazione ambientale per aumentare nelle giovani generazioni la sensibilità sulla tutela del territorio.
Mario Borra