REDAZIONE LODI

Khadija Lulù morta a 9 mesi, la rabbia dei genitori e di tutta San Fiorano: si poteva salvare?

Dimessa dal pronto soccorso ospedale di Piacenza dove era arrivata con febbre e vomito, la piccola è deceduta poche ore dopo. Aperto un fascicolo

L'ospedale ‘Guglielmo da Saliceto’ di Piacenza

San Fiorano (Lodi) – Khadija Lulù, la bambina di 9 mesi morta improvvisamente venerdì nella sua casa di San Fiorano dopo essere stata dimessa dall’ospedale di Piacenza, si poteva salvare?

E’ l’angosciante interrogativo cui deve rispondere la Procura di Lodi che sul caso ha aperto un fascicolo. Le prime indicazioni arriveranno dall’autopsia, disposta in sede d’indagine, mentre dall’ospedale e dall’azienda sanitaria piacentina fanno sapere che non sono emerse anomalie nelle cartelle cliniche. I genitori della piccola, mamma Catella De Martino, casalinga 30enne e papà Abdelmajid Masrour, saldatore marocchino di 50 anni, vogliono ovviamente andare fino in fondo. Distrutti dal dolore, sono convinti che sì, si sarebbe potuta salvare. 

Giovedì notte la corsa in ospedale, con Lulù, ultimogenita dei 4 figli della coppia, che ha la febbre alta, anche a 40. Piange, vomita, ma al pronto soccorso dell’ospedale ‘Guglielmo da Saliceto’ di Piacenza il suo non appare un caso grave: priorità per priorità, viene visitata solamente alle 4 di notte e rimandata a casa con il responso di una semplice febbre da curare con la tachipirina. 

Tonnata a San Fiorano, la piccola effettivamente sembra stare meglio, come racconta la stessa madre. Dorme, la febbre scende e lei appare tranquilla. Intorno a mezzogiorno di venerdì, però, la situazione precipita. il padre va a controllarla e si accorge che Lulù, non respira più. Scatta immediata la chiamata ai soccorsi, che si attivano anche come l’elisoccorso, ma ormai la situazione è compromessa. 

La tragedia getta nello sconforto i genitori e tutta la piccola comunità di San Fiorano, 1.800 abitanti nella Bassa Lodigiana, che ora continua a ripetersi: si poteva evitare?