MARIO BORRA
Cronaca

La baby gang continua a colpire

Codogno, da mesi spadroneggiano. L’ultimo episodio lunedì: 12 estintori strappati e svuotati dappertutto

di Mario Borra

Non si fermano i raid dei soliti ignoti in città ed ora è caccia agli autori dell’ultimo blitz avvenuto nel tardo pomeriggio di lunedì in piazza Polenghi Lombardo, nelle vicinanze dei maxi palazzi sorti sulle ceneri della vecchia fabbrica del latte, a due passi alla stazione ferroviaria. Ma tutto intorno allo scalo degrado e sporcizia la fanno da padroni, soprattutto nelle zone più nascoste e poco frequentate. Nel passaggio pedonale tra piazzale Cadorna e piazzale Polenghi Lombardo, usato soprattutto dai pendolari, scritte e sporcizia denotano la presenza di bivacchi mentre recentemente Rfi è stata costretta a sbarrare con assi di legno l’accesso ai sotterranei dei locali del vecchio bar della stazione, ora chiuso ed abbandonato, e ripulire il cortile antistante poichè era diventato rifugio di sbandati e senzatetto.

Era stato proprio il Comune a segnalare l’intrusione e Rfi ha provveduto alla messa in sicurezza. Resta delicata anche la questione dei raid della banda formata probabilmente di ragazzini che purtroppo in città non smette di far parlare di sè: lunedì pomeriggio, attorno alle 18, è stato solo l’ultimo degli episodi con ben dodici estintori strappati dai sotterranei dei palazzi e svuotati dappertutto. "Domenica scorsa era avvenuta la stessa cosa. Anche in quella occasione, erano stati presi di mira gli estintori ed erano intervenuti i carabinieri" ha ribadito un residente. Ma non più tardi di alcune settimane prima c’era chi si era divertito a spargere i cestini di rifiuti per strada. Per non parlare del piccolo parco in fondo a via Fratelli Arcari (il prolungamento di piazzale Polenghi lombardo): una zona a fondo cieco con un cantiere residenziale abbandonato da tempo, la presenza di mini discariche e pure la segnalazione di alcuni residenti circa presenze “sospette“ (consumatori o probabilmente anche di piccoli spacciatori). Il fenomeno invece dei “ragazzini terribili“ è purtroppo allargato a tutta la città: dal furto della statua di Gesù Bambino sotto l’albero in piazza XX Settembre, dalle scritte e vandalismi e in piazza Repubblica, dall’intrusione nella palestra della scuola media, al furto di estintori in via Barattieri e l’abbandono nel parco di viale Albino. E l’elenco è comunque, purtroppo, parziale.