
A Lodi le liceali del Callisto Piazza hanno ideato il manufatto svelato ieri. Il prefetto: la vicinanza alle vittime comporta protezione a lungo termine.
È stata svelata ieri la panchina “Break the silence“ scelta tra cinque idee degli studenti del liceo Callisto Piazza e posizionata, alla presenza del prefetto Enrico Roccatagliata (nella foto), davanti all’ingresso principale della Questura. "La nostra arte può servire anche a veicolare messaggi importanti, contro un fenomeno che ora abbiamo conosciuto più da vicino", hanno testimoniato le studentesse Giulia Ferrari, Greta Bescapè, Gledia Ginaji di IV C che hanno collaborato con la II F.
Nel corso del 2024 gli ammonimenti per atti persecutori sono stati 15, più altri 25 per violenza domestica. Quest’anno finora il primo reato ne ha contati 2 e il secondo 6. Tre le denunce per violenza sessuale e un arresto, più una denuncia per atti sessuali con minorenne-corruzione di minore, 7 per atti persecutori e tre fermi oltre a 11 casi di maltrattamento in famiglia per un totale di 22 reati denunciati e 4 fermi. Nel 2024 in totale nel Lodigiano sono stati 161 i reati di genere denunciati, 36 gli arresti, 6 le misure cautelari. Spiccano 87 episodi di maltrattamenti in famiglia con 22 arresti e 5 misure cautelari. Ma ci sono stati anche 38 atti persecutori con 5 arresti; 21 violenze sessuali con 5 fermi e un arresto; 8 casi riguardanti minori, con 4 fermi e 7 denunce per diffusione di immagini sessualmente espliciti.
"Il progetto ci ha permesso di capire quanto possa essere importante il lavoro che si fa a scuola per l’arricchimento della società", ha ribadito Daniela Verdi, dirigente del liceo. "Ognuno potrà vedere la panchina e riflettere sul delicato fenomeno", ha ribadito Daniel Segre, vicario del questore Pio Rossi, che ha fortemente creduto nell’iniziativa. La panchina vanta già l’egida del progetto “Stati generali della donne“ ed è frutto della collaborazione tra scuola, polizia di Stato e associazione Alaus rappresentata da Eugenia Chiapparini, che lavora nelle scuole. L’inaugurazione ha visto un iniziale momento nell’aula magna dell’Itet Bassi. La dirigente della Divisione anticrimine Chiara Ambrosio ha ringraziato gli studenti "per il forte messaggio trasmesso con la loro creazione". Il prefetto Roccatagliata ha concluso: "Il percorso di vicinanza alle vittime di violenza dopo l’ammonimento prosegue in Prefettura, perché le donne hanno bisogno di protezione a lungo termine. Si attiva tutta una rete, ma c’è ancora molto da lavorare".
Paola Arensi