L’arte al servizio della sicurezza. Sarà questo il tema del convegno formativo della polizia di Stato di Lodi, aperto agli studenti, proposto per martedì 26 marzo, dalle 9 alle 13.30, nell’aula magna dell’istituto tecnico Bassi di Lodi. Lo ha organizzato il Sap-Sindacato autonomo di polizia anche per spiegare alle nuove generazioni, come l’arte può essere messa al servizio delle indagini. La protagonista e relatrice della mattinata sarà infatti la poliziotta Elena Pagani (nella foto), operativa nella polizia scientifica di Mantova e che è riuscita, grazie alla sua laurea alle Belle arti di Brera (con un Master conseguito a Stoccolma), a ricostruire, nel 2017, il volto del noto “stupratore di Rimini”, partendo da semplici indizi. L’indagato era stato così riconosciuto e poi fermato a Imperia, su un treno, mentre cercava di lasciare l’Italia. La vittima aveva infatti descritto alla poliziotta, per sei ore, i tratti somatici e comportamentali dell’uomo che, qualche giorno prima, l’aveva violentata. La ricostruzione anatomico-facciale che la Pagani aveva disegnato, è certificata essere, da comparazione biometrica lineare, corrispondente al 98,7% al vero volto del criminale. La poliziotta ha anche risolto un caso partendo da un disegno recapitato in un commissariato e ha trovato sia la vittima che l’autore del reato. L’esperta, che da quasi 35 anni lavora in polizia e disegna con talento da quando aveva 5 anni, è anche co autrice del libro “Ladri di facce” scritto a quattro mani col professor Alessandro Meluzzi ed è un saggio artistico criminologico. Al Bassi Pagani proporrà il caso di Rimini e altri due dei diversi risolti, grazie alle sue capacità artistico-investigative. Parteciperanno 60 alunni del liceo artistico Piazza di Lodi e una delegazione degli studenti del Bassi. P.A.
CronacaLa poliziotta che risolve i casi con i suoi disegni parla agli studenti