di Manuela Marziani
La “notte prima degli esami” i 3.400 maturandi pavesi hanno partecipato al toto tracce e si erano fatti un’idea sul tema che avrebbero potuto dover affrontare ieri. Supposizioni, congetture e premonizioni completamente disattese quando le 7 tracce per le 3 diverse tipologie sono state lette nelle 194 classi impegnate con l’esame di Maturità. I ragazzi si aspettavano i cambiamenti climatici, Italo Calvino, magari Gabriele D’Annunzio invece le diverse opzioni spaziavano dall’analisi del testo in cui gli autori selezionati sono stati Alberto Moravia e Salvatore Quasimodo con “Alla nuova luna“, all’ambito tecnico-scientifico sulla base del pensiero di Piero Angela a Oriana Fallaci, dal concetto di nazione di Federico Chabod per il tema storico alla lettera indirizzata all’ex ministro dell’istruzione Patrizio Bianchi che ha sollevato polemiche passando per l’Elogio dell’attesa di Marco Belpoliti.E proprio l’elogio dell’attesa è stato il tema più gettonato anche tra i maturandi pavesi. "Ho letto direttamente la traccia C - ha detto Alice Garlaschelli all’uscita dal liceo Cairoli che vorrebbe iscriversi a Economia - su Whatsapp e come i ragazzi sono più noiosi e pigri rispetto a prima. Purtroppo è vero, i ragazzi hanno tutto pronto, non devono più neppure andare nei negozi a fare shopping. Così preferiscono “incontrare” gli amici su Whatsapp stando seduti sul divano facendosi prendere dalla noia, piuttosto che uscire e divertirsi".
Ha scelto la traccia B3 ad argomentazione, invece, Lorenzo Calvi, tra i primi del Cairoli a consegnare l’elaborato: "La mia traccia consisteva nello spiegare se la storia sia decisa da pochi individui o se tutte le persone al mondo sono capaci d’influenzarla. Personalmente mi aspettavo altre tracce d’attualità come il cambiamento climatico". Ora Lorenzo come tutti gli altri maturandi dovrà sostenere la seconda prova, quindi il colloquio, ma già guarda al suo futuro. "Spero di riuscire a iscrivermi a Sociologia - ha sottolineato - a Pavia o alla Bicocca, terminare gli studi e vedere che cosa mi offre il mondo del lavoro". Ha optato per l’analisi di una poesia di Quasimodo Siria Francesca Scarselli di Vidigulfo che sogna di diventare una direttrice d’orchestra: "Inizialmente pensavo fosse più complicata, in realtà approfondiva di più il discorso scientifico e si collegava alla modernità. Sono contenta d’aver scelto questa traccia che nessuno si aspettava e che mi ha colpita perché già nel 1900 si parlava di tecnologie".