di Paola Arensi
Sindaci sulle barricate per il Dpcm del 24 ottobre, si preannuncia un possibile ricorso. È partita da Codogno la lettera dei sindaci e consiglieri metropolitani e provinciali indirizzata al presidente del Consiglio Giuseppe Conte. "Visto il nostro ruolo abbiamo il dovere di salvaguardare i nostri cittadini, le categorie e le attività produttive più colpite dal decreto, realtà già allo stremo delle proprie forze dopo il lockdown dei mesi scorsi", dice il documento, che riporta in calce la firma del sindaco di Codogno Francesco Passerini. Dalle chiusure alle 18 allo stop a palestre, piscine, coinema e teatri "si tratta di scelte miopi, che affossano l’economia". Il documento ricorda che, negli ultimi mesi, il tessuto economico è stato demolito. "Pian piano ci stavamo riprendendo. La chiusura totalmente indiscriminata di alcune attività, ci vede totalmente contrari – insiste -. Un accanimento che appare ingiustificato, tanto più che il medesimo piglio è totalmente assente su un altro fronte: quello dei trasporti".
Nei fatti, lamentano gli amministratori "da Roma non è arrivato nemmeno un euro per i servizi aggiuntivi del trasporto pubblico locale. Infatti non è ancora stato approvato il decreto attuativo per il riparto dell’anticipazione dei primi 150 milioni sui 300 milioni di risorse stanziate dallo Stato". E l’annuncio "siamo pronti a ricorrere contro questo decreto ingiusto".
Il quartiere fieristico di Codogno, presidiato da Passerini, dai volontari di Protezione civile e dal personale del Comune, ieri intanto ha ospitato i test sierologici su circa 800 persone di cui una cinquantina di Santo Stefano Lodigiano. "Sono venuti quasi tutti e con 5 postazioni aperte, ampi spazi e un percorso ben definito dall’ingresso all’uscita, è andato tutto molto bene" ha commentato Passerini. Per chi ha il fascicolo elettronico gli esiti saranno caricati entro 24-48 ore, agli altri cittadini il cartaceo sarà consegnato il 3 novembre. I positivi saranno contattati dall’Agenzia di tutela della salute.