LUCA RAIMONDI COMINESI
Cronaca

La ricorrenza da celebrare tutti insieme

Ci sono date che appartengono alla memoria collettiva di intere comunità. Sono giornate che non appartengono a singoli individui...

Ci sono date che appartengono alla memoria collettiva di intere comunità. Sono giornate che non appartengono a singoli individui...

Ci sono date che appartengono alla memoria collettiva di intere comunità. Sono giornate che non appartengono a singoli individui...

Ci sono date che appartengono alla memoria collettiva di intere comunità. Sono giornate che non appartengono a singoli individui o a gruppi specifici. Vanno oltre la celebrazione di un singolo episodio storico o di un particolare evento accaduto nel passato. Queste date sono commemorazioni della storia delle donne e degli uomini che vi hanno partecipato. Tra loro rientra la Festa della Liberazione. E allora Lodi si prepara per questo particolare 25 Aprile, ottantesimo anniversario della Liberazione dal nazifascismo, che per il terzo anno consecutivo rientrerà nell’ambito della rassegna Lodi di Pace. Per le celebrazioni saranno coinvolti diversi monumenti storici, già luoghi di memoria e commemorazione.

Il via sarà alle 9,15 quando sotto i portici di Palazzo Broletto verrà deposta una corona d’alloro davanti alla lapide dei Caduti, un monumento accessibile a chiunque e su cui vengono spiegate in poche parole – semplici ma forti – le motivazioni di chi perse la vita combattendo durante il biennio di Resistenza, tra il ‘43 e il ‘45: "Essi diedero la Vita, per salvare le ragioni della Vita".

Seguirà la Messa in Duomo celebrata da monsignor Bassiano Uggè, vicario generale del Vescovo di Lodi. Sempre in piazza della Vittoria invece andrà a formarsi il corteo che raggiungerà piazzale Medaglie d’Oro, dove verranno deposte corone d’alloro al Monumento alla Resistenza. Le celebrazioni si concluderanno in piazza della Vittoria. Al rientro il sindaco Andrea Furegato (nella foto) e i membri dell’Anpi provinciale terranno discorsi commemorativi. Saranno inoltre portati i saluti delle due città gemellate con Lodi: Fontainebleau e Costanza.

Luca Raimondi Cominesi