MaiettiIl mio giovane amico Gino Cervi (traduttore del Porta e del Tessa): "Lo zio Athos“, che è il mio personale Garrincha di Costaverde, soffre di un’inguaribile “Sau d’Ada“. E un altro amico, con la candida perfidia di un amico: "Hai confinato il mondo a Costaverde, all’Olmo e a Graffignana". È un po’ vero. Il mio oculista mi ha raccomandato di non guidare la sera e di limitare la distanza chilometrica diurna. L’ho preso alla lettera (mia) e ho fissato i miei confini da Lodi: Costaverde a est (km 10); Sant’Angelo a Ovest (km 12), Spino d’Adda a Nord (Km 11), San Colombano a sud (km 15). I confini sono trattabili. Possono estendersi a Melegnano, Crema, Casalpusterlengo, Codogno e la Bassa dell’Adda. Son fai insì. Piccolo, ma in compagnia di molti grandi. Il romantico Colerdige ha scritto il più inquietante poema di mare (“La ballata del vecchio marinaio“), senza averlo mai visto il mare. Emily Dickinson non ha mai fatto un passo oltre Amherst, una cittadina del Massachusetts non più grande di Lodi. E Pavese: "Ho girato abbastanza il mondo da sapere che tutte le carni sono buone e si equivalgono, ma è per questo che uno si stanca e cerca di mettere radici, di farsi terra e paese, perché la sua carne valga e duri qualcosa di più che un comune giro di stagione". Il mite Orazio a Ulubre, cittadina sperduta nelle Paludi Pontine, leggeva e scriveva sotto la pergola, condividendo un bicchiere di “limpido Falerno“ con gli amici giusti: "Un’irrequieta indolenza ci tormenta: cerchiamo la felicità nei viaggi. Quello che cerchi è qui, a Ulubre". E Ada Negri "Sopra ogni paese l’arco del cielo è il medesimo. La terra, no: la terra, in ogni paese, è diversa. E noi possiamo girare tutto il mondo, ma la nostra terra ci richiama, con voce che non somiglia a nessun’altra". Modicamente ho viaggiato anch’io: Londra e Parigi, Lisbona e Dublino, Istanbul e Gerusalemme. Ma la prima fonte di ispirazione resta Costaverde, come Luzzara per Zavattini, Malo per Meneghello, Pianariva per Brera. Che posso farci? Così è.
CronacaLa “Sau d’Ada“. Il mondo finisce a Costaverde