
Lodi, il racconto: mia figlia era arrivata a pesare 20 chili
Una storia di amore, bullismo e anoressia, quella raccontata martedì sera nella Sala della Musica della Fondazione Cosway, da Arianna Gnutti (prima a sinistra nella foto), docente di Pedagogia all’Università di Brescia e ospite al secondo incontro di “Alert Malesseri Giovanili”. I disturbi alimentari sono stati il tema centrale del secondo appuntamento dell’iniziativa organizzata dalla Compagnia della Solidarietà, in cui vengono affrontate tematiche riguardanti i disagi della nuova generazione, anche attraverso gli occhi di esperti e professionisti. A far da titolo all’evento, il libro “Se bastasse l’amore”, in cui la dottoressa Gnutti ha raccontato il dramma che ha colpito la figlia Beatrice, arrivata a pesare venti chili a tredici anni, anche a causa del bullismo dei compagni di classe. "Era arrivata a pensare che anche l’acqua contenesse calorie. È un processo subdolo che ti porta lentamente verso il baratro", ha spiegato la madre. Roberta Giacchero, direttrice del Dipartimento Infantile dellìAsst di Lodi e Francesca Beccaria, direttrice della Neuropsichiatria Infantile sempre dell’Asst di Lodi, hanno poi messo a disposizione dei presenti le loro competenze per una maggior comprensione del fenomeno. Essi originano infatti da un disagio, da una sofferenza, spesso nascosta o incompresa. Fondamentale la prevenzione, innanzitutto con l’educazione alimentare. Quella raccontata è però una storia a lieto fine: "Mia figlia ora sta benissimo. E solo grazie ai medici" ha detto la madre.
Luca Raimondi Cominesi